La spettacolare installazione di Janet Echelman “scolpita” dal vento

3 Settembre 2020

Janet Echelman, Bending Arc, photo Amy Martz & Majeed Foundation

Un’enorme scultura fluttuante, sospesa nell’aria e mossa dal vento. È questo l’aspetto dell’ultima, immaginifica, opera di Janet Echelman, l’artista americana nota in tutto il mondo per le sue installazioni ambientali in grado di “giocare” con gli agenti atmosferici e con la luce naturale.

Inaugurato recentemente nel Pier Park di St. Petersburg, in Florida, il lavoro – dal titolo Bending Arc – è una gigantesca rete di fili in continuo mutamento. Composta da oltre un milione e mezzo di nodi, e tramite l’impiego di 286 chilometri di filo, la struttura è costituita da una rete in fibra ultraleggera resistente alle intemperie e in grado di adattarsi al contesto ambientale, cambiando il proprio colore in base alla presenza della luce. In questo modo sfumature di blu e magenta si alternano durante il corso della giornata, fino a raggiungere l’effetto più sorprendente di notte, quando l’opera si “trasforma” in una sorta di aurora boreale sospesa sopra le teste dei passanti.

IL SIGNIFICATO DELL’OPERA DI JANET ECHELMAN

Ma c’è di più. Al di là dell’aspetto visuale decisamente evocativo, l’installazione – estesa per quasi 130 metri, e allestita in maniera permanente – è un omaggio al territorio della Florida e alle conquiste civili da parte della popolazione locale negli anni Cinquanta e Sessanta. È in quel periodo, infatti, che fu garantito l’accesso alle spiagge e ai luoghi pubblici a tutti i cittadini, ponendo fine alle discriminazioni razziali. Le forme geometriche e i colori della scultura richiamano le fantasie degli ombrelloni dei bagnanti che ogni estate affollano la costa americana, offrendo uno spunto di riflessione sulle battaglie sociali vinte in passato, e su quelle ancora da combattere.

LE IMMAGINI DI BENDING ARC