L’arte di William Kentridge per la riapertura dell’Arsenale d’Amalfi

3 Settembre 2020


Non è un luogo qualsiasi quello in cui, fino al 2 dicembre prossimo, sarà possibile visitare l’installazione More Sweetly Play the Dance dell’artista sudafricano William Kentridge. La sede scelta, infatti, è la stessa che più di cinquant’anni fa aprì le proprie porte alla mostra Arte Povera più Azioni Povere, passata alla storia come la prima rassegna dedicata al celebre movimento artistico: a curarla fu Germano Celant, recentemente scomparso.

Stiamo parlando dell’Antico Arsenale della Repubblica di Amalfi, in provincia di Salerno, edificio al centro di un intervento di rifunzionalizzazione, condiviso dalla Regione Campania e dal Comune di Amalfi, che oggi gli consente di tornare ad accogliere appuntamenti di rilievo culturale. In occasione della riapertura, è stato promosso l’evento dedicato a Kentridge, idealmente connesso alle tre iniziative che il collezionista Marcello Rumma promosse e organizzò in questo stesso luogo fra il 1966 e il 1968.

WILLIAM KENTRIDGE AD AMALFI

Coordinato dalla Galleria Lia Rumma, il progetto More Sweetly Play the Dance introduce il lessico di Kentridge – fra i più affermati artisti internazionali, è conosciuto per la sua capacità di combinare differenti tecniche, spostandosi dal disegno all’incisione, dal teatro all’animazione – nella suggestiva architettura dell’Arsenale. Dopo l’anteprima del 2015, in occasione dell’Eye Film Institute di Amsterdam, questa videoinstallazione giunge ora in Italia supportata da un allestimento site specific.

Su otto schermi, che complessivamente occupano oltre 40 metri all’interno dell’Arsenale, sfila una processione di figure umane a grandezza naturale: questi personaggi si muovono avendo come sfondo un paesaggio disegnato a carboncino dall’artista, seguendo il ritmo delle musiche di una banda di ottoni sudafricana. Con More Sweetly Play the Dance, Kentridge accende i riflettori su tematiche che appartengono all’umanità di tutti tempi – le migrazioni, i conflitti, gli esodi, la morte e le lotte civili –, proponendo una dimensione in cui passato e presente, mitologia e attualità si sovrappongono e ibridano.

LA VIDEO INSTALLAZIONE NELL’ARSENALE D’AMALFI

[Immagine in apertura: William Kentridge, More Sweetly Play the Dance, 2015. 8-channel video installation with four megaphones, sound, HD video 1080p / ratio 16:9, Video editing and construction: Janus Fouché, Music composition: Johannes Serekeho, Music performed by the African Immanuel Essemblies Brass Band (under Bishop R.E. Sefatsa), Vocals: Bham Ntabeni, Moses Moeta, Percussion: Tlale Makhene, Sound mix: Gavan Eckhart, Costume design: Greta Goiris, Choreography and dance: Dada Masilo. Duration 15 minutes © William Kentridge. Courtesy Galleria Lia Rumma Milano/Napoli; Courtesy Goodman Gallery, Johannesburg]