A quarantatré anni di distanza dalla provocatoria mostra "Processo per il museo", la Pinacoteca di Brera di Milano torna ad accogliere l'allestimento che Bruno Munari progettò per svelare la composizione geometrica dello "Sposalizio della Vergine" di Raffaello Sanzio.
Correva l’anno 1977 e, in occasione della mostra Processo per il museo ‒ un provocatorio progetto espositivo che esaminava il ruolo delle istituzioni museali nella società, accendendo i riflettori sui “nodi ancora da sciogliere” della Pinacoteca di Brera ‒ l’allora direttore Franco Russoli commissionò a Bruno Munari un allestimento temporaneo per lo Sposalizio della Vergine. Analizzato e interpretato dal noto artista e designer, il capolavoro di Raffaello Sanzio venne eccezionalmente presentato secondo un approccio “matematico”.
Munari ne impose la visione monoculare, da un unico punto di vista, costringendo di fatto l’occhio dell’osservatore a fissare il dipinto attraverso il foro eseguito su una lastra. Fra questa e l’opera, inoltre, venne collocata una seconda lastra trasparente, sulla cui superficie erano state incise le fondamentali linee della composizione geometrica del quadro. Una modalità che, rivelando la rigorosa struttura e le proporzioni alla base del dipinto, incoraggiava i visitatori a cogliere un aspetto all’epoca meno noto dello stile di Raffaello. L’artista, infatti non era solo “divin pittore“, in grado di suscitare emozioni attraverso opere di squisita grazia e armonia, ma anche un autore dotato di alte competenze scientifiche.
A cinquecento anni dalla scomparsa dell’artista, la Pinacoteca di Brera ha scelto di far rivivere ai suoi visitatori quell’esperienza: dal 22 ottobre, e ogni domenica fino al termine di dicembre 2020, l’allestimento dello Sposalizio della Vergine di Raffaello progettato da Munari sarà infatti riproposto. L’iniziativa, denominata Performing Raffaello, è accompagnata da una serie di appuntamenti collaterali, fra cui l’uscita di un documentario, destinato alla nuova piattaforma online del museo BreraPlus+, in cui saranno diffusi contenuti multimediali, programmi speciali ed eventi in diretta streaming, dedicato proprio allo studio della prospettiva nella produzione dell’artista.
Tra le novità della “riattualizzazione” dell’allestimento di Munari rientrano la proiezione di un filmato d’archivio, durante il quale lo stesso designer racconta in una lezione gli obiettivi del progetto, e un video esplicativo, entrambi accessibili tramite QR code.
[Immagine in apertura: Courtesy Pinacoteca di Brera]