L’abbraccio della natura nello scatto vincitore del Wildlife Photographer of the Year

Promosso e sviluppato dal Natural History Museum di Londra e ritenuto uno dei concorsi di fotografia naturalistica più importanti al mondo, il Wildlife Photographer of the Year, giunto quest’anno alla sua 56esima edizione, ha annunciato pochi giorni fa lo scatto vincitore di quest’anno: una immagine del fotografo russo Sergey Gorshkov che mostra una tigre siberiana “abbracciata” a un antico abete della Manciuria, regione della Russia orientale.

The embrace – questo il titolo della fotografia – è stata scelta dalla giuria tra circa 49mila opere partecipanti, tutte dedicate all’universo naturale: osservando le sedici fotografie vincitrici – scattate da professionisti e amatori, e distribuite nelle varie sezioni del concorso – ci sono cuccioli di volpe che consumano il loro pasto all’ombra di una roccia, orsi polari da circo, rane che “sgranocchiano” la loro preda e minuscoli parassiti d’insospettabile bellezza e complessità.

LA FOTO VINCITRICE

Ma, appunto, la vera protagonista di questa edizione del premio è stata la straordinaria tigre dell’Amur, una delle pochissime sparse sul territorio russo e sempre più minacciate dal bracconaggio e dal disboscamento. Anche per via della loro rarità, Gorshkov ha dichiarato di aver speso più di undici mesi per realizzare lo scatto: dopo aver esplorato la foresta in cerca dei segni del passaggio dei felini sugli alberi, il fotografo ha posizionato i suoi “strumenti di lavoro” di fronte all’abete, immortalando la tigre in un momento di grande intimità e poesia.

Le cento opere vincitrici, distribuite nelle varie categorie, sono attualmente in mostra presso il Natural History Museum di Londra ‒ cui si deve lo sviluppo e la produzione dell’iniziativa ‒ all’interno della mostra Wildlife Photographer of the Year, aperta fino al 6 giugno 2021.

[Immagine in apertura: The embrace © Sergey Gorshkov, foto vincitrice del Wildlife Photographer of the Year 2020]