Arte e linguaggio del corpo: tutte le curiosità raccolte in un libro

13 Ottobre 2020

Salvador Dalí, Il sonno, 1937. Olio su tela. Collezione privata. Christie’s Images, Londra/Scala, Firenze. © Salvador Dalí, Fundació Gala-Salvador Dalí, DACS 2019.

Perché Napoleone aveva sempre la mano destra infilata nel panciotto, e perché i sovrani erano spesso ritratti con un piede rivolto verso lo spettatore? Per quale ragione, inoltre, alcune figure venivano rappresentate sedute o distese, e quali significati avevano le mani incrociate sul petto di una persona nobile?

Sono queste le domande che deve essersi posto Desmond Morris prima di iniziare la stesura di In posa. L’arte e il linguaggio del corpo, il nuovo saggio dedicato all’analisi dei canoni di rappresentazione della figura umana nel corso di quasi due millenni di storia.

I SIGNIFICATI DEL CORPO

Portato sugli scaffali da Johan & Levi (la casa editrice già a capo del recente volume dedicato ai grandi “truffatori” dell’arte), il libro accompagna il lettore in un singolare percorso attraverso le pose che – dalla statuaria romana fino alla cultura pop − hanno solleticato l’attenzione degli appassionati d’arte. Una dissertazione piacevole e ricca di intuizioni sorprendenti, per comprendere come la postura del corpo in chiave artistica possa rivelare retaggi culturali e convenzioni sociali altrimenti invisibili a un occhio distratto.

[Immagine in apertura: Salvador Dalí, Il sonno, 1937. Olio su tela. Collezione privata. Christie’s Images, Londra/Scala, Firenze. © Salvador Dalí, Fundació Gala-Salvador Dalí, DACS 2019.]