L'Accademia svedese ha da poco annunciato la vincitrice del premio Nobel per la letteratura 2020: si tratta di Louise Glück, poetessa e saggista americana nota per le sue opere sui temi dell'isolamento e della condizione umana.
Il premio Nobel per la letteratura è senza dubbio il riconoscimento più atteso per ogni appassionato di cultura: un evento memorabile, assegnato ogni anno all’autore che, nell’ambito della letteratura mondiale, si è maggiormente distinto per la sua produzione. Non si tratta di un riconoscimento relativo a una singola opera, dunque, ma un premio che tiene conto dei risultati raggiunti dallo scrittore (o dalla scrittrice) nel corso dell’intera carriera.
Dopo essere stato conferito lo scorso anno a Peter Handke e a Olga Tokarczuk (rispettivamente per il 2019 e per il 2018), l’ambito premio è stato quest’anno assegnato a Louise Glück. Ad annunciarlo è stata la prestigiosa Accademia svedese, l’organizzazione che dal 1901 è responsabile dell’assegnazione.
Poetessa e saggista statunitense, nata a New York nel 1943, Louise Glück è ritenuta una delle voci più note e influenti della letteratura mondiale. Già premio Pulitzer per la poesia nel 1993, e vincitrice nel National Book Award nel 2014, ha scritto varie raccolti di saggi e dodici antologie di poesie rivolte all’esplorazione dei temi del trauma, dell’isolamento e dei limiti della natura umana.
Premiata “per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende l’esistenza individuale universale”, come indica la motivazione, Glück attualmente insegna letteratura inglese all’Università di Yale. Fra le raccolte di poesie più note ricordiamo L’iris selvatico e Vita Nova. In Italia è stata recentemente pubblicata Averno, la sua decima raccolta di poesie.
[Immagine in apertura: Louise Glück, Illustration Niklas Elmehed. © Nobel Media]