“Diventare” un’opera d’arte? Ora è possibile con il nuovo filtro di Google

8 Ottobre 2020

courtesy Google

Google Arts & Culture continua la sua “missione” educativa nel mondo dell’arte e della creatività. Dopo il recente lancio della seconda stagione di Art Zoom – la serie di brevi video con protagoniste alcune delle star più note della musica pop internazionale – e parallelamente al progetto speciale inaugurato in occasione della mostra di Artemisia Gentileschi alla National Gallery di Londra, la celebre piattaforma digitale presenta Art Filter: lo strumento ludico e interattivo che “trasporta” gli utenti nei grandi capolavori del passato.

Disponibile per Android e iOS – e incluso nelle funzioni dell’app di Google Arts & Culture –, questo curioso strumento interattivo consente di personificare un dipinto del passato, indossare un reperto archeologico o essere trasportato nell’ambientazione di una scena iconica della pittura fiamminga.

COME FUNZIONA ART FILTER

Una volta posizionati di fronte alla telecamera del proprio dispositivo, e sfruttando i principi dell’intelligenza artificiale, Art Filter consente di ricreare lo scenario desiderato intorno al viso dell’utente, reagendo alle espressioni facciali e alla fisionomia della persona. In questo modo potrete personificare l’autoritratto di Vincent van Gogh o della Ragazza con l’orecchino di perla, oltre che indossare elmi da samurai e manufatti provenienti dall’Antico Egitto.

Ma non è tutto. Insieme all’aspetto ludico, l’esperienza conserva anche un’importante componente educativa: l’utilizzo dei filtri è infatti accompagnato dalla possibilità di conoscere la storia e i dettagli grafici di ogni singola opera, offrendo agli utenti un’occasione per coniugare divertimento e didattica. Una combinazione vincente e in perfetta sincronia con le ambizioni di Google Arts & Culture.

[Immagine in apertura: courtesy Google]