A Manchester il grande murale in omaggio a Ian Curtis, voce dei Joy Division

10 Ottobre 2020

Il murale di Akse a Manchester. Foto courtesy The Mancorialist e Philippe Carly

Voce del gruppo post-punk Joy Division, e icona tra le più amate della musica britannica del secondo Novecento, Ian Curtis è ritenuta ancora oggi una figura di culto di prim’ordine per tantissimi giovani e appassionati di musica rock. Un artista “maledetto”, malinconico e decadente, schiacciato dal peso della sua stessa sensibilità.

Morto suicida il 18 maggio 1980, il cantautore viene oggi ricordato con un grande murale, da poco inaugurato nella città che più di altre ne vide sbocciare il talento: Manchester. Dipinto dallo street artist inglese Akse sulla facciata esterna di un edificio cittadino, l’opera presenta il volto in bianco e nero dell’artista: una trasposizione della celeberrima foto scattata il 16 ottobre 1979 da Philippe Carly al Plan K di Bruxelles.

UN MURALE PER IAN CURTIS

Commissionato dal festival di musica Headstock Weekender, il murale è stato realizzato in occasione della Giornata mondiale della salute mentale (10 ottobre), la ricorrenza internazionale voluta dall’OMS per sensibilizzare la popolazione sui disturbi mentali che affliggono bambini, giovani, adulti e anziani di ogni classe sociale e di ogni Paese: un argomento che assume ancora più valore alla luce delle difficoltà causate dalla pandemia.

In onda oggi e domani (10 e 11 ottobre) sulla piattaforma United We Stream, il festival alternerà esibizioni musicali in streaming – tra le altre quelle di Nothing But Thieves, Kodaline e Faithless –, talk e discussioni intorno ai temi della depressione, della fragilità e del ruolo della musica e dell’arte nei processi di guarigione.

LE IMMAGINI DEL MURALE

[Immagine in apertura: il murale di Akse a Manchester. Foto courtesy TheMancorialist e Philippe Carly]