Tutto pronto a Milano per la grande mostra interattiva su Frida Kahlo

8 Ottobre 2020

Frida Kahlo Il cervo ferito, 1946 Olio su masonite 22,4 x 30 cm Collezione privata Riproduzione formato Modlight © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F

Il caos dentro. Si presenta con questo nome, certamente evocativo, la mostra in arrivo negli spazi della Fabbrica del Vapore di Milano. Un progetto complesso, ambizioso e quantitativamente imponente, tutto incentrato sulla vita, sul mito e sull’opera di Frida Kahlo.

Curato da Antonio Arèvaldo, Alejandra Matiz, Milagros Ancheita e Maria Rosso, e anticipato come uno degli eventi più attesi della stagione meneghina, il progetto riunisce installazione, ricostruzioni coreografiche, cimeli folcloristici e proiezioni multisensoriali, con l’obiettivo di esplorare in maniera interattiva la vita e i traguardi della passionale artista di Coyoacán.

LA MOSTRA DI FRIDA KAHLO A MILANO

L’opera di Frida”, racconta Arèvaldo, “affonda le proprie radici nella tradizione popolare, ma anche nelle sue esperienze di vita e nelle sofferenze patite, che riesce a esprimere con straordinario talento: il caos interiore e il travaglio esistenziale sono espressi attraverso una produzione artistica eccezionale, capace di trascendere ogni epoca e frontiera”.

Partendo da queste premesse, il percorso espositivo – visitabile dal 10 ottobre al 28 marzo – prende il via con una spettacolare installazione multimediale, fatta di immagini animate e dati biografici illustrati in maniera cronologica: un preludio alla storia della protagonista e alle tappe cruciali della sua vita tormentata, seguito dalla sezione dedicata agli ambienti di Casa Azul. Ricostruiti in maniera fedele, sono qui presentati la camera da letto, lo studio dell’artista e il giardino della dimora – edificata dal padre Guillermo e oggi meta di turisti e appassionati da tutto il mondo.

LE FOTOGRAFIE DI FRIDA KAHLO

Segue l’episodio espositivo dal titolo I colori dell’anima, dedicato agli scatti in bianco e nero del fotografo colombiano Leonet Matiz Espinoza: immagini iconiche e sentimentali, per osservare in maniera esclusiva e ravvicinata l’artista appena trentenne.

La Kahlo”, spiega Alejandra Matiz, direttrice della Fondazione Leo Matiz di Bogotà e curatrice della sezione, “era consapevole del valore artistico dell’operato di Leo Matiz e lui, a sua volta, nelle istantanee non mirava ad esaltare la Frida pittrice, bensì il suo lato intensamente femminile. Matiz la considerava una donna molto interessante, ne riconosceva l’intelligenza e una forza fuori dal comune, e questi tratti straordinari sono quelli che con maggiore enfasi sono stati evidenziati dalle inquadrature e dalla luce catturata dal fotografo”.

FRIDA KAHLO E LA CULTURA MESSICANA

Ma una mostra sulla Kahlo non sarebbe tale senza un “capitolo” dedicato alla complicata relazione con il muralista Diego Rivera. A ciò rimedia il piano superiore della mostra, ricco di immagini, epistole e proiezioni che trasmetto il rapporto passionale e travagliato fra i due amanti. A testimoniare la grandezza e la complessità della figura di Rivera, inoltre, anche una serie di litografie originali e opere multimediali in omaggio ai murales più conosciuti del pittore messicano.

Interessante, e non meno esaustiva ai fini della comprensione dell’intero progetto, è inoltre la sezione espositiva dedicata ai cimeli folcloristici, agli abiti e ai reperti provenienti dalla cultura messicana, profondamente radicata nella pratica e nell’identità dell’artista. A ben vedere, Frida è il Messico: la sua immagine inquieta e ardente incarna lo spirito vitale, la tradizione ancestrale e i colori della terra sudamericana. Elementi popolari, pulsioni rivoluzionarie e poesia si fondono nella sua figura, dando vita a una miscela affascinante ed esplosiva. Una “formula” che ancora oggi incanta gli appassionati d’arte di tutto il mondo, e che questa mostra promette di raccontare.

[Immagine in apertura: Frida Kahlo, Il cervo ferito, 1946. Olio su masonite 22,4 x 30 cm Collezione privata. Riproduzione formato Modlight © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F]