Antonio Gramsci protagonista del nuovo murale di Jorit a Firenze

24 Novembre 2020

Il murale di Jorit a Firenze © Marco Borrelli

Insieme a Pier Paolo Pasolini, Antonio Gramsci è l’intellettuale italiano del Novecento più studiato e citato nel mondo. Eppure le sue vicende politiche e personali ne hanno spesso limitato la conoscenza approfondita soprattutto nel nostro Paese, dove il pensatore sardo sembra ancora oggi interpretato dall’opinione pubblica attraverso un’immagine filtrata, che abbraccia solo in parte la complessità del suo pensiero.

A celebrare il politico e filosofo nato in provincia di Oristano, nella speranza di diffonderne l’insegnamento soprattutto tra le nuove generazioni, è oggi uno degli street artist più acclamati del presente: Jorit, l’artista internazionalmente noto grazie ai suoi ritratti “tribali” di attivisti e personalità influenti nella lotta per la conquista dei diritti umani.

IL NUOVO MURALE DI JORIT A FIRENZE

Dipinto a due anni di distanza dal grande “affresco” urbano dedicato a Nelson Mandela in piazza Leopoldo, il nuovo murale – dal titolo Odio gli indifferenti, realizzato su invito dall’associazione culturale Teatro Puccini – offre un enorme primo piano dell’intellettuale comunista, incarcerato dal regime fascista dal 1926 al 1937.

Apparsa sulla facciata esterna di un edificio popolare in via Canova, e grande 213 metri quadri, l’opera riporta al meglio la cifra stilistica di Jorit, a partire dal riferimento letterario “nascosto” dietro l’immagine. Si tratta, in questo caso, di un estratto di Lettere dal carcere, la raccolta postuma della corrispondenza tra Gramsci e i propri familiari durante il periodo di prigionia. Le parole del politico, impresse sulla parete in fase preliminare e parzialmente coperte successivamente dal disegno, sono un invito a non avere paura del futuro, abbracciandolo con impegno e ottimismo nonostante le incertezze del momento.

IL GRANDE VOLTO DI GRAMSCI

Come di consueto nei lavori dello street artist napoletano, il ritratto di Gramsci si staglia sulla parete coniugando minuziosa raffigurazione realistica e simbolismo: il volto del protagonista, infatti, appare qui marchiato da due strisce rosse sulle guance, tratti distintivi di Jorit che rimandano a rituali magici e curativi africani. Un’opera dalle forti intenzioni politiche e divulgative, che conferma l’impegno del Comune di Firenze nella trasformazione della città in un museo dell’arte contemporanea a cielo aperto.

In questo momento”, ha sottolineato l’assessore alle politiche giovanili della città, Cosimo Guccione, “è ancora più rilevante valorizzare e rigenerare gli spazi abitativi di Firenze, dove i cittadini sono chiamati a restare per fronteggiare la pandemia. E con questa iniziativa artistica pertanto vogliamo far sentire la presenza di istituzioni, realtà culturali cittadine e artisti di fama internazionale tutti uniti nel trasmettere il messaggio di Gramsci contro l’indifferenza e per una comunità solidale, partecipativa, sensibile verso il disagio che tutti stiamo vivendo“.

LE FOTO DEL WORK IN PROGRESS

[Immagine in apertura: Il murale di Jorit a Firenze © Marco Borrelli]