Dopo il murale fiorentino su Mandela, ecco il Pasolini di Jorit a Napoli

8 Gennaio 2019

Jorit Pier Paolo Pasolini Scampia Napoli

Prosegue la lunga scia di interventi urbani messi a punti dallo street artist Jorit, recentemente balzato agli onori della cronaca per il commovente ritratto di Ilaria Cucchi, realizzato al Vomero, e per il colossale murales Nelson, l’opera con cui Firenze ha voluto rendere al leader della lotta anti-Apartheid, Presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999, nonché Premio Nobel per la pace nel 1993, a cinque anni dalla scomparsa.

Noto per la distintiva impronta figurativa e per la scelta di rappresentare figure iconiche del nostro tempo, concentrandosi su una restituzione altamente realistica dei loro volti, il graffiti artist originario di Napoli è al lavoro proprio nella sua città natale.
Coerentemente con il suo stile, contraddistinto dalla peculiare presenza di due strisce rosse sulle guance che rimandano a rituali magici/curativi africani e, in particolare, alla procedura della scarnificazione, questa volta Jorit ha “interpretato” il viso di Pier Paolo Pasolini. L’intervento occupa uno dei due muri collocati di fronte alla stazione della metropolitana Piscinola – Scampia, capolinea della Linea 1.
Finanziato dalla Regione Campania, sarà affiancato dal ritratto dell’attivista afroamericana Angela Davis, che porterà anch’esso la firma di Jorit e sarà eseguito sull’altra parete messa a disposizione. Un uomo e una donna, dunque, i cui ritratti veicoleranno un messaggio di tolleranza e di rispetto in una delle zone più complesse di Napoli.

Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. Amo il sole, l’erba, la gioventù. L’amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro.
È questa la citazione dello scrittore e regista che Jorit ha pubblicato nei giorni scorsi sulla sua pagina Facebook per accompagnare uno scatto del work in progress dell’opera dedicata a Pasolini (l’immagine in apertura).