È passato un anno da quando Venezia subiva gli effetti di una marea eccezionale, venendo travolta da 187 centimetri d'acqua. Una catastrofe oggi descritta da “AquaGranda”, il database digitale che ripercorre quei drammatici momenti attraverso immagini e filmati.
Nella notte fra il 12 e il 13 novembre del 2019 si verificava a Venezia uno degli eventi di acqua alta eccezionale più importanti mai registrati dall’Unità d’Italia a oggi. Un fenomeno disastroso – la cosiddetta “Acqua granda”, espressione nella quale rivive la marea da record del 1966 –, che portò all’allagamento di gran parte del centro cittadino causando la distruzione di infrastrutture, negozi, abitazioni private, monumenti, biblioteche e laboratori.
A ripercorrere quegli eventi drammatici – testimoniandone la gravità e dimostrando rinnovato supporto a tutti coloro che hanno subito in prima persona gli effetti della marea – è oggi una nuova iniziativa digitale: un database di immagini e racconti che ci riportano indietro di un anno, offrendo un’occasione di dibattito affinché una catastrofe del genere non si ripeta mai più.
Stiamo parlando di AquaGranda, l’archivio interattivo realizzato grazie alla collaborazione tra Science Gallery Venice, incorporata all’interno dell’Università Ca’ Foscari, e Odycceus – la piattaforma di ricerca ideata per analizzare e prevenire i conflitti sociali del presente attraverso gli strumenti della Rete. Suddiviso in categorie, il sito presenta una collezione (in progress) di documenti liberamente forniti da cittadini e turisti che hanno assistito al fenomeno dell’acqua alta, catturandone la potenza devastante attraverso fotografie, video e clip audio.
Esplorando l’archivio – al quale ognuno può contribuire condividendo la propria esperienza – spiccano filmati e istantanee debitamente catalogati, offerti agli utenti per invitare a riflettere sulle cause di quel disastro, su cosa si potrebbe fare per riparare i danni e su come un’altra marea possa essere evitata nel lungo periodo – anche e soprattutto prendendo consapevolezza delle circostanze ecologiche e politiche alla base di simili situazioni. Uno spaccato unico e dettagliato, che troverà forma anche in una futura mostra commemorativa diffusa tra le calli di Venezia nell’aprile 2021.