A Eindhoven la più grande opera d’arte d’illuminazione mai realizzata

14 Novembre 2020

Eindhoven, GLOW Light Festival. Photo credits Christopher Lund

Situata a poco più di cento di chilometri da Amsterdam, Eindhoven è la quinta città dei Paesi Bassi, nonché una delle capitali europee del design. Sede di una nota accademia, all’interno della quale si formano generazioni di promettenti progettisti, è una destinazione attrattiva per gli appassionati di creatività a 360 gradi. Nell’arco di anno, oltre alla possibilità di frequentare quartieri innovativi, fra cui lo Strijp-S sorto in un’area un tempo appartenuto all’azienda-simbolo della città, consente di imbattersi in una pluralità di iniziative innovative o a carattere artistico.

Annualmente, a emergere nel palinsesto degli eventi cittadini, è il GLOW Light Festival, che precede le festività natalizie e illumina Eindhoven con installazioni di light art, maxi proiezioni e sorprendenti interventi urbani progettati da artisti internazionali secondo uno specifico tema. Un mix di tecnologia, arte e luce che, edizione dopo edizione, ha attirato una media di circa 750.000 persone all’anno. A causa dell’emergenza sanitaria, per il 2020 l’appuntamento è stato cancellato, ma gli organizzatori della kermesse, in accordo con l’amministrazione locale, hanno voluto promuovere un’edizione speciale, per lanciare al mondo un messaggio di speranza e omaggiare il centenario di Eindhoven.

UN MESSAGGIO DI SPERANZA DA EINDHOVEN

In questi tempi nei quali non possiamo farci visita, lavorare insieme in ufficio, fare sport o uscire, è più importante che mai sentirsi legati“, ha affermato il primo cittadino di Eindhoven, John Jorritsma, annunciando la realizzazione in città di quella che è già ribattezzata come “la più grande opera d’arte d’illuminazione mai realizzata“. Intitolata Connecting the Dots, riunisce l’intervento ribattezzato GLOWdots, che ha visto la partercipazione di 20.000 bambini delle scuole elementari locali ispirati dal designer olandese Hugo Vrijdag, con le opere site specific dell’artista olandese Ivo Schoofs e del light artist finlandese Kari Kola. Proprio a quest’ultimo autore si deve anche la recente Savage Beauty, la spettacolare installazione luminosa che “ha inondato” di luci blu e verdi un tratto costiero del Connemara, in Irlanda, in occasione delle celebrazione per Galway Capitale Europea della Cultura 2020.

Estesa per oltre 80 chilometri quadrati, Connecting the Dots “avvolge” con un manto di luce blu, emessa da oltre 1.500 lampade a LED distribuite in 600 luoghi di Eindhoven, l’intera città. Questa “cupola blu”, realizzata da Kari Kola, consente agli abitanti, anche all’interno delle loro abitazioni, di osservare ed essere nello stesso tempo “parte integrante” del progetto, il cui obiettivo è ricordare che la luce è sinonimo di vita e ci unisce tutti. Completano Connecting the Dots gli oltre 1000 palloncini rossi, completamente riciclabili e del diametro di 90 centimetri: posizionati da Ivo Schoofs, sembrano giocosamente galleggiare sopra alla città.

L’INSTALLAZIONE CHE ILLUMINA EINDHOVEN

[Immagine in apertura: Eindhoven, GLOW Light Festival. Photo credits Christopher Lund