Chi furono le persone coinvolte nell'esplosione della bomba atomica, nel 1945? Come si arrivò alla decisione di sganciarla? E perché proprio su Hiroshima? Un nuovo graphic novel racconta i fatti antecedenti e successivi alla tragedia, riportando a galla una delle pagine più oscure della storia dell'umanità.
Era il 6 agosto 1945 quando una bomba atomica distrusse Hiroshima, seguita tre giorni dopo da un secondo attacco sulla città di Nagasaki. Due colpi tremendi, che posero per la prima volta il mondo al cospetto di una nuova verità: quella della precarietà della condizione umana di fronte agli eccessi della tecnologia e alle armi di distruzione di massa.
L’avvenimento – di cui ricorre quest’anno il 75esimo anniversario – è oggi raccontato all’interno del magistrale fumetto firmato da Didier Alcante, Laurent-Frédéric Bollée e Denis Rodier, triade d’oro della nona arte francese, qui impegnata in un progetto a metà strada fra saggio narrativo, indagine storica ed esperimento grafico.
Pubblicato dalla casa editrice L’Ippocampo (da premiare per la resa del volume, decisamente da collezione), il libro – dal titolo La Bomba (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) – evoca i retroscena e i personaggi chiave degli eventi intorno all’esplosione, guidando i lettori dietro le quinte di anni turbolenti. Uno scenario, quello delineato fra le tavole del volume, che, se da una parte sorprende per la cura minuziosa del disegno e delle scelte narrative, dall’altra ci pone con tremenda spietatezza davanti alle efferatezze di cui l’uomo è capace.
Scorrendo le 450 pagine del libro, nessuno dei personaggi coinvolti in quegli avvenimenti è lasciato escluso: dai politici del tempo – come Roosevelt e Truman – agli scienziati partecipi, in misure diverse, nelle ricerche intorno all’uranio impoverito – da Einstein a Oppenheimer, da Leó Szilárd a Enrico Fermi, “l’uomo dei paradossi”. E poi ancora i cittadini giapponesi, protagonisti involontari, e le cavie del segretissimo Progetto Manhattan. Un’opera corale di rara fattura, impreziosita dall’appendice storica finale e dal commento conclusivo dei tre autori.