Nasce “Mare Magnum Nostrum”, il progetto partecipativo di Gea Casolaro sul tema del Mediterraneo. Una “call to action” dedicata alla storia e agli infiniti significati del mare.
Un archivio fotografico del mare, per abbracciare le infinite anime e la storia di un non-luogo simbolo della nostra civiltà. Nasce da questo intento Mare Magnum Nostrum, il nuovo progetto partecipativo di Gea Casolaro, a cura di Leonardo Regano.
Promossa dalla Direzione Regionale Musei dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Hulu – Split e qwatz-contemporary art platform, e realizzata grazie al sostegno dell’Italian Council, l’iniziativa si propone come una “call to action” rivolta a tutti coloro che vogliano offrire il proprio contributo in risposta a una serie di domande particolarmente attuali: cosa rappresenta, oggi, questa infinita distesa di acqua salata? Quali connessioni ci legano a essa? Qual è il suo significato, anche e soprattutto in relazione agli eventi tragici che sempre più spesso si verificano sulla sua superficie?
Sviluppato nell’arco temporale di circa un anno, il progetto – in progress – troverà la sua prima tappa nella Torre Sud-Est del Palazzo di Diocleziano a Spalato, in Croazia. È qui che, dal 12 al 26 novembre, sarà presentata una grande installazione ambientale, realizzata attraverso le fotografie di persone che hanno scelto di aderire alla chiamata. Ognuna delle immagini è uno sguardo allo stesso tempo privato e universale sul Mediterraneo, il tassello di un mosaico di storie che sarà inoltre pubblicato e aggiornato su un’apposita piattaforma digitale, per poi viaggiare nella sua versione fisica in altri luoghi.
L’installazione sarà infatti ripetuta in diverse località europee, con l’obiettivo di coinvolgere Paesi e genti differenti ma accomunati dal dialogo con il mare. L’ultima tappa di questo itinerario sarà al Museo Nazionale di Ravenna, sede definitiva dell’opera che – dopo la mostra finale (prevista per la primavera 2021) – entrerà nelle sue collezioni.
[Immagine in apertura: Gea Casolaro, Mare Magnum Nostrum, 2020-2021. Realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2020). Immagine: © Terasia Panagrosso. Istanbul, porto, 2012]