Il Comune di Milano ha indetto il concorso internazionale di progettazione per la riconversione dell'edificio denominato “Secondo Arengario” e per la sua annessione al percorso di visita del Museo del Novecento. Aperto dieci anni fa e situato in Piazza Del Duomo, il museo milanese si appresta così a raddoppiare la propria sede, divenendo "un unico grande complesso espositivo dedicato alle arti moderne e contemporanee".
Era il 6 dicembre 2010 e il Museo del Novecento di Milano, allestito nel Palazzo dell’Arengario nella centralissima piazza del Duomo, apriva ufficialmente al pubblico. Istituito per diffondere la conoscenza delle correnti artistiche del Novecento e rendere fruibile la raccolta d’arte costituita grazie alla generosità e alla passione dei collezionisti milanesi, in dieci anni di attività ha proposto ai suoi visitatori un percorso scandito da circa 400 opere. Fra le sue “icone” si ricordano il dipinto il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, la scultura di Umberto Boccioni Forme uniche della continuità nello spazio e la Sala Fontana, con la scenografica Struttura al neon per la IX Triennale di Milano, posta suggestivamente in relazione con il Duomo.
Proprio in concomitanza con il decennale del museo e per rafforzarne la mission fondativa, nei giorni scorsi il Comune di Milano ha bandito un concorso internazionale di progettazione, con procedura aperta, finalizzato all’ampliamento della sua sede. Rivolto ad architetti e ingegneri e articolato in due gradi, in forma anonima, il concorso ha come oggetto l’edificio prospiciente Piazza Del Duomo, denominato “Secondo Arengario”: questo immobile sarà infatti annesso all’attuale percorso di visita del museo e riconvertito. L’obiettivo è la creazione di “un unico grande complesso espositivo dedicato alle arti moderne e contemporanee, il cui standard per collezioni, spazi espositivi e servizi lo collochi tra le realtà museali più innovative a livello internazionale“, come indica il testo del bando.
Ribattezzato Novecentopiùcento, il concorso prevede che gli spazi del Secondo Arengario possano essere utilizzati sia con scopi espositivi, sia per ospitare alcuni servizi aggiuntivi: dall’auditorium al laboratorio di conservazione, dalla caffetteria al bookshop. Come già anticipato, il bando prevede un’articolazione in due gradi. Al termine della prima fase della gara, infatti, a essere selezionati saranno i dieci progetti che avranno ottenuto i punteggi più alti sulla base di alcuni criteri; tra questi: “il dialogo tra il Museo del Novecento e il Secondo Arengario e la funzionalità dell’organizzazione degli spazi; l’inserimento dell’opera nel contesto urbano e la fattibilità tecnico-gestionale della soluzione proposta, in relazione sia agli aspetti manutentivi che alla sostenibilità ambientale ed energetica“.
Per arrivare infine a individuare la proposta vincitrice,alla quale sarà corrisposto un premio di 60.000 euro, si terranno in considerazione ulteriori parametri, come la qualità del progetto dal punto di vista compositivo e architettonico, il rapporto sinergico con il tessuto storico circostante e l’uso di materiali e tecniche sostenibili e la flessibilità degli spazi interni, solo per indicarne alcuni. Dovranno inoltre essere presi in considerazione anche i costi economici dell’intervento, stimati in 18,7 milioni di euro. Il termine per la consegna delle domande di partecipazione è fissato al 22 febbraio 2021. Tutta la documentazione è consultabile online sul sito ufficiale del Comune di Milano.
[Immagine in apertura: via Flickr del Comune di Milano]