L'ormai tradizionale festival multidisciplinare “Luminothérapie”, giunto al suo undicesimo anno, torna a illuminare il centro della città canadese. Fino al 14 marzo, sculture interattive e installazioni spettacolari allieteranno residenti e visitatori, nel segno della partecipazione all'aria aperta.
Accogliere interventi di arte partecipativa, incoraggiando residenti e visitatori alla collaborazione. È questa l’intenzione di Luminothérapie, il consueto appuntamento organizzato durante il periodo natalizio a Montréal, nel Quebec. Un’intenzione che suona ancora più simbolica e impellente oggi, in un momento in cui ritrovare se stessi all’interno dello spazio collettivo sembra quanto mai una necessità.
Ospitato in piazze e strade diverse del Quartier des Spectacles, centro artistico della città canadese, il festival si presenta in una veste speciale, a partire dal titolo di quest’anno: Cœur battant, cuore che batte: un omaggio ad artisti, operatori culturali e all’intero comparto delle arti, afflitto dall’emergenza sanitaria in corso.
Sono ben cinque le opere disseminate all’interno del quartiere e visibili fino al 14 marzo. Sculture e installazioni luminose, offerte al pubblico per vivere lo spazio comune in maniera inedita e interattiva. Centro nevralgico della rassegna è Loop, la grande installazione già presentata qualche anno fa sia a Montréal che a Lugano. Allestita in Place des Festivals, l’opera – realizzata da Olivier Girouard, Jonathan Villaneuve e Ottoblix – si compone di elementi che evocano lo zootropio, un precursore della macchina da proiezione cinematografica risalente alla prima metà del XIX secolo.
Contraddistinte dalla forma cilindrica e da un diametro di oltre due metri e mezzo, le singole strutture invitano gli utenti a sedersi al loro interno, azionando la proiezione di immagini fiabesche: una sorta di grande carillon ricco di musiche ed effetti speciali, innescati dall’azione e dalla volontà degli spettatori.
Pronta a essere presentata nel 2021 alla Frankfurt Book Fair, l’opera è affiancata nelle strade limitrofe da Entre les rangs – affascinante “giardino” luminoso ideato dallo studio KANVA Architecture in omaggio al paesaggio naturale del Quebec – e Nouvelle Lune, il complesso di grandi sfere luminescenti allestite da Sebbe Joly e Bernard Duguay all’angolo tra Rue Sainte-Catherine e Rue Saint-Urbain.
Sembra invece di camminare all’interno di una grande grotta glaciale, percorrendo il “corridoio” di Iceberg, l’opera di ATOMIC3 e APPAREIL Architecture collocata in Rue Sainte-Catherine: un tunnel composto di archi metallici che accolgono i passanti con giochi di luce e suoni in sottofondo. Ultima “tappa” di questo spettacolare percorso artistico a cielo aperto è Spectrum, l’installazione di HUB Studio creation: un lavoro interattivo che converte il suono in luce, grazie alla trasformazione delle onde sonore in segnali luminosi.
[Immagine in apertura: Nouvelle Lune. Luminothérapie – Cœur battant © Madeleine Plamondon]