Il Palazzo Reale di Milano si prepara a ospitare la grande mostra dedicata alle “Signore dell’Arte”: artiste vissute tra il ‘500 e il ‘600, capaci di distinguersi nonostante le difficoltà del tempo. Oltre 150 le opere esposte, realizzate da autrici come Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana.
Dal 5 febbraio 2021 Palazzo Reale, a Milano, si tinge di rosa, con una grande rassegna dedicata alle donne dell’arte: figlie, mogli e sorelle di pittori vissute tra il Cinquecento e il Seicento e che, grazie al loro talento e alla loro caparbietà, seppero ritagliarsi uno spazio di rilievo all’interno di una società a stampo prettamente maschile.
Curata da Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, la mostra – dal titolo Le Signore dell’Arte – abbraccia oltre centocinquanta capolavori, ognuno dei quali testimonia l’intensa vitalità e il fermento creativo di queste “eroine” incredibili, giunte a noi come esempi di eccellenza artistica e di determinazione. Sono 34, in tutto, le autrici presentate al pubblico, tra nomi noti, altri meno conosciuti e nuove scoperte – come nel caso della nobile romana Claudia del Bufalo.
A spiccare su tutte è certamente Artemisia Gentileschi, icona di consapevolezza e rivolta, capace di ergersi ad artista di riferimento rivaleggiando a viso aperto con i pittori uomini dell’epoca. Recentemente protagonista della grande retrospettiva alla National Gallery di Londra, l’artista rinascimentale è qui accompagnata da “colleghe” quali Sofonisba Anguissola – in mostra con la Pala della Madonna dell’Itria, mai prima d’oggi esposta al pubblico –, Rosalia Novelli e Lavinia Fontana – bolognese e figlia del pittore manierista Prospero Fontana, che a 25 anni sposò il pittore Giovan Paolo Zappi alla sola condizione di poter continuare a dipingere. Quest’ultima sarà presente in mostra con ben quattordici dipinti, tra cui l’Autoritratto nello studio proveniente dagli Uffizi, la Consacrazione alla Vergine del Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, e alcune tele di soggetto mitologico di rara sensualità.
Visitabile fino al 6 giugno 2021, la rassegna – inserita all’interno del palinsesto I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dedicato all’universo delle donne – sarà un omaggio alla produzione delle protagoniste e altresì al loro spirito combattivo, capaci come furono di raggiungere il successo, distinguendosi e affermandosi oltre i limiti e i pregiudizi del loro tempo.
[Immagine in apertura: Ginevra Cantofoli, Giovane donna in vesti orientali, seconda metà del XVII secolo. Olio su tela, 65×50 cm. Padova, Museo d’arte Medioevale e moderna, legato del Conte Leonardo Emo Capodilista, 1864]