Scoperta la casa di Gesù? La sorprendente tesi di un archeologo britannico

11 Dicembre 2020

The first-century house at the Sisters of Nazareth site. Copyright K. R. Dark

Qualora la notizia dovesse essere confermata si tratterebbe senza dubbio di una scoperta clamorosa, ancor più considerando il periodo liturgico in cui è stata annunciata. Stando alle tesi dell’archeologo britannico Ken Dark – docente presso l’Università di Reading, nel Regno Unito –, la città di Nazareth ospiterebbe ancora la dimora in cui Gesù Cristo passò parte della sua infanzia e della sua giovinezza insieme a Maria e Giuseppe: una cripta solo parzialmente giunta fino a noi, identificata al di sotto di un convento situato appena fuori dalla località israeliana.

A condurre le ricerche è stato lo stesso docente inglese, che ha annunciato le sue teorie all’interno della nuova pubblicazione The Sisters of Nazareth convent: A Roman-period, Byzantine and Crusader site in central Nazareth, il libro edito da Routledge e dedicato agli studi condotti in merito alla storia dell’antico edificio ecclesiastico.

I DETTAGLI SULLA SCOPERTA DI KEN DARK

Già definita in passato come casa di Gesù dall’archeologo e geografo francese Victor Guérin, la cripta fu rinvenuta negli anni Ottanta del XIX secolo. Solo negli anni Trenta del Novecento, tuttavia, gli esperti respinsero le tesi, facendo cadere nell’oblio ogni corrispondenza del luogo con la vita del Messia cristiano. Dopo quattordici anni di ricerche condotte da Dark, l’antica struttura sembra essere tornata oggi sotto i riflettori, offrendo nuovi indizi per rivalutare quelle vecchie teorie.

Parzialmente rimaneggiata dal tempo, la casa risale al I secolo, e sarebbe stata originariamente composta di due piani con soggiorno, ripostigli e altri ambienti solo in parte presenti oggi. Secondo alcune testimonianze avanzate da Dark nel libro, la casa sarebbe stata edificata da un “tekton”, parola utilizzata nella Bibbia per indicare quella figura corrispondente alle professioni di falegname e muratore: la stessa impiegata per descrivere Giuseppe nel testo sacro. Con l’avvento del Cristianesimo, nel 380 d.C., sul luogo fu costruita una piccola chiesa, meta di pellegrinaggio fino al secolo scorso. Nonostante la “riabilitazione” della casa da parte dell’archeologo, la comunità scientifica non si è ancora espressa a riguardo: restano i dubbi, e nondimeno il fascino di una scoperta dal valore potenzialmente rivoluzionario.

LE IMMAGINI 

[Immagine in apertura: The first-century house at the Sisters of Nazareth site. Copyright K. R. Dark]