Verona si prepara a un anno di eventi nel segno di Dante

11 Dicembre 2020

Verona, foto di Viktor Levit da Pixabay

Ogni anno ha il suo “eroe” da celebrare. Dopo la lunghissima serie di eventi in omaggio a Leonardo da Vinci nel 2019, e quelli dedicati a Raffaello nell’anno che si sta per concludere, un nuovo protagonista della nostra tradizione si prepara a prendere posizione sotto i riflettori della cultura nazionale e non solo: Dante Alighieri, presto al centro di numerose iniziative a carattere artistico e commemorativo.

Ricordato a settecento anni dalla sua scomparsa, il “Sommo Poeta” sarà raccontato attraverso mostre, convegni e iniziative diffuse anche oltre i confini della Penisola, con l’obiettivo di valorizzare l’eredità culturale dello scrittore fiorentino. Tra gli eventi di maggior richiamo spicca senza dubbio il programma Dante a Verona 1321-2021: il vasto calendario di attività formative e divulgative che animeranno la città scaligera a partire dalle prossime settimane.

DANTE “RITORNA” A VERONA

Pensato per sottolineare il legame tra l’intellettuale e il capoluogo veneto – nel quale Dante trovò “rifugio” dopo il suo esilio da Firenze, nel 1301 –, il progetto si presenta come un esteso cartellone di iniziative, alcune delle quali patrocinate dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Cuore dei progetti sarà la mostra diffusa Dante a Verona, appositamente pensata per questo anno speciale: una mappa cartacea e interattiva per guidare il visitatore nei luoghi e nelle storie che sintetizzano il rapporto tra l’autore della Divina Commedia e la città. Siti e accadimenti storici esemplari, debitamente raccontati per condurre il pubblico alla scoperta delle gesta del poeta.

LE ALTRE MOSTRE E I CONVEGNI

Una mostra dal taglio “convenzionale” sarà invece quella in calendario dal 23 aprile al 3 ottobre alla Galleria d’Arte Moderna, dal titolo Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona. Curata da Francesca Rossi, Tiziana Franco e Fausta Piccoli, la rassegna presenterà un’importante selezione di opere d’arte e testimonianze storiche dedicate alle relazioni fra il poeta fiorentino e il bardo inglese. Antico e contemporaneo si fonderanno invece ne L’Inferno di Michael Mazur, mostra in apertura il 6 marzo al Museo di Castelvecchio e dedicata alle 75 incisioni che l’artista americano produsse ispirandosi ai canti dell’Inferno dantesco.

Non mancheranno, inoltre, momenti di approfondimento e confronto con voci importanti della linguistica e della critica letteraria internazionale. Tra gli altri, l’incontro Con altra voce omai, con altro vello. Dante tra antico e moderno – promosso e realizzato dall’Università di Verona nella seconda metà di maggio – e La biblioteca al tempo di Dante, presentazione del lavoro condotto per lo studio e la digitalizzazione dei manoscritti della Biblioteca Capitolare di Verona.

LE PAROLE DI FRANCESCA BRIANI

A tutto ciò si aggiungeranno progetti di restauro – come quello della Statua di Dante di Ugo Zannoni, in Piazza dei Signori – e vari spettacoli teatrali e musicali di diversa natura: dalle sperimentazioni di Giulio Ragno Favero in Dante’s box alle melodie di Francesco Guerri, protagonista di Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia, al Teatro Camploy il 15 e 16 aprile.

Insomma, uno sforzo artistico notevole, presentato in tutte le sue sfumature sulla pagina web dedicata, e così anticipato da Francesca Briani, assessore alla Cultura della città: “Il progetto ‘Dante a Verona’ è il frutto di un protocollo di intesa che il Comune ha promosso tra diversi enti locali, nazionali e internazionali. Il progetto è inoltre il segno tangibile di un importante lavoro corale tra tutte le istituzioni culturali del nostro territorio, aderenti al Comitato scientifico, unite in un programma che coniuga un’ampia e seria divulgazione di un patrimonio fondamentale con iniziative di alto spessore culturale e di ricerca scientifica. Verona, pur nelle difficoltà causate dell’emergenza epidemiologica, è pronta per offrire arte e cultura ai suoi cittadini e visitatori”.

[Immagine in apertura: Verona, foto di Viktor Levit da Pixabay]