La call for artist che invita a immaginare il mondo dopo la pandemia

21 Gennaio 2021

Foto di Margherita Caprili

Mai prima d’ora ci eravamo sentiti, in maniera così forte e diffusa, insicuri riguardo al nostro futuro collettivo. L’impatto della pandemia sulle nostre vite ha inevitabilmente condizionato l’idea del domani, gettando ombre su quello che sarà il mondo quando l’emergenza sanitaria sarà conclusa. E proprio sul concetto di “post” si basa la nuova open call di CHEAP, il progetto indipendente di arte pubblica che ogni anno trasforma Bologna in un museo a cielo aperto.

Nato nel 2013, e giunto alla sua quarta edizione, il festival di street art ha deciso di dedicare la call for artist annuale al tema della pandemia. O meglio, all’immagine che artisti, illustratori, grafici e creativi hanno del futuro, quando la crisi sanitaria ed economica in corso sarà solo un ricordo.

LA CALL DI CHEAP

L’eccezionalità del tempo che stiamo vivendo ha sicuramente modificato la percezione di quello che ci aspetta dopo”, hanno affermato le organizzatrici di CHEAP. “Le incertezze e le inquietudini di questa pestilenza aprono a scenari diversi e opposti. Ma si tratta di tempi eccezionali anche per altri motivi: il cambio di paradigma che stanno affrontando le nostre società è evidente. Quotidianamente, vengono messi in discussione quelli che sono stati i cardini dell’ordine sociale, politico ed economico. Noi siamo interessate a indagare che cosa comporterà questo cambiamento per lo spazio pubblico”.

Per partecipare è necessario realizzare uno o più poster a colori, da affiggere per le strade del capoluogo emiliano. Obiettivo è trasformare la città in un grande archivio di riflessioni sul domani: immagini, foto e slogan espressi attraverso il formato poster. Per saperne di più vi invitiamo a consultare il bando ufficiale, disponibile sul sito del festival. C’è tempo fino al 1° giugno.

[Immagine in apertura: foto di Margherita Caprili]