Meno popolari rispetto al passato, declassati dalle nuove tecnologie e dai linguaggi del web, i poster continuano a rimanere straordinari veicoli di contenuti. Un nuovo libro lo dimostra, analizzando centinaia di manifesti realizzati in trecento anni di storia.
Può la storia dell’uomo moderno essere raccontata attraverso gli slogan e le grafiche dei manifesti pubblicitari che ne hanno segnato il cammino? Non ha dubbi a riguardo Colin Salter, autore del nuovo libro 100 POSTERS that changed the world: una raccolta certosina di grafiche d’epoca, selezionate a partire dalla fine del Settecento a oggi.
Edito da Pavilion Books, il volume presenta una foltissima selezione di locandine memorabili, provocatorie, se non addirittura rivoluzionarie. Sfogliando le oltre 220 pagine del libro saltano all’occhio poster più o meno noti al grande pubblico, come quelli realizzati da Toulouse-Lautrec per celebrare eventi e spettacoli mondani al Moulin Rouge di Parigi, o il famigerato “I Want You” pensato dal governo americano per invitare i giovani a partire per il fronte durante la Prima Guerra Mondiale.
E poi ancora le campagne pubblicitarie per vaccinarsi contro il vaiolo nell’Inghilterra del XIX secolo, fino all’iconico poster di Obey in supporto a Barack Obama nella tornata elettorale del 2008. Una parata di immagini tutte da sfogliare, per apprezzare gli espedienti grafici, artistici e comunicativi adottati a seconda delle occasioni.
[Immagine in apertura: Colin Salter, 100 Posters That Changed the World. Pavilion Books 2020. Copertina, dettaglio]