La storia degli inossidabili Rolling Stones

5 Gennaio 2021

Reuel Golden, The Rolling Stones. Updated Edition. Courtesy Taschen

Era il 1962 quando i Rolling Stones debuttarono nell’arena del rock come l’alternativa “brutta sporca e cattiva” ai Beatles. Da allora il mito di Mick Jagger e compagni non ha smesso di prendere quota, volando alto, sempre più in alto, fino a farne la rock band più grande di tutti i tempi.

A quasi sei decadi di distanza da quell’esordio in piena era beat, la casa editrice Taschen celebra il successo e l’immagine del gruppo britannico con un volume illustrato che ne ripercorre la straordinaria epopea.

LO STILE DEI ROLLING STONES

Curato dal giornalista Reuel Golden (recentemente all’opera con la splendida monografia dedicata a Elisabetta II), il libro – dal titolo The Rolling Stones, prodotto in collaborazione con la band – racconta l’eccezionale ascesa e soprattutto lo stile di vita cool del gruppo inglese, con oltre 450 pagine di fotografie (molte delle quali inedite) realizzate da alcuni dei più grandi maestri dell’obiettivo del nostro tempo: da Annie Leibovitz a Anton Corbijn, da David LaChapelle a Helmut Newton a Gered Mankowitz.

A emergere è soprattutto la palese ricerca estetica della band, non soltanto per ciò che concerne la sfera musicale. Abiti psichedelici e pose provocatorie hanno sempre accompagnato la produzione artistica del gruppo, dimostrando in maniera lampante come il modo di porsi al pubblico, e la cura della propria immagine (anche) in termini mediatici, influenzino non poco la percezione dall’esterno. Nessuno meglio degli Stones ha incarnato il modus vivendi, la frenesia e gli eccessi del rock. E questo libro lo dimostra con eccezionale eloquenza.

[Immagine in apertura: Reuel Golden, The Rolling Stones. Updated Edition. Courtesy Taschen]