Videogame, mostre virtuali e gladiatori al Museo Archeologico di Napoli

16 Gennaio 2021

Screenshot "Father&Son". Per gentile concessione MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Continua la “scalata” tecnologica del MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, istituzione tra le più attive in Italia per ciò che concerne il rapporto fra arte e linguaggi digitali. Da sempre in prima linea nell’impiego di strumenti virtuali in grado di agevolare la conoscenza della propria collezione, il museo partenopeo si prepara al 2021 con un programma ricco di novità all’insegna dell’innovazione e della tecnologia.

LE INIZIATIVE DIGITALI DEL MANN

Si comincia con la grande mostra I Gladiatori, la rassegna dedicata agli antichi lottatori romani. Ricca di oltre 160 reperti originali fra armature e indumenti d’epoca, l’esposizione (in programma a partire dal prossimo 8 marzo) prevede la ricostruzione digitale di una serie di ambienti come l’Anfiteatro di Pompei, riportato al suo splendore grazie alle tecnologie dello studio Altair 4 Multimedia, capaci di riprodurre in maniera virtuale le pitture ormai perdute del sito.

Sempre a partire dalla prossima primavera sarà inoltre inaugurata la nuova piattaforma ICT del museo, strumento che consentirà di prendere parte a visite virtuali assistite da una guida reale remota. L’obiettivo è consentire ai visitatori – in qualunque parte del mondo si trovino – di conoscere e approfondire le collezioni del MANN, selezionando anche particolari percorsi tematici o focus su singoli reperti.

IL NUOVO CAPITOLO DI FATHER & SON

Fiore all’occhiello del museo, il videogioco Father & Son si prepara a un nuovo capitolo. Realizzato nel 2017 e scaricato da quasi 5 milioni di utenti da tutto il mondo, il gamefruibile anche in napoletano – inaugurerà a maggio un nuovo capitolo. Un esperimento culturale che unisce didattica e intrattenimento, e che sarà seguito nel corso dell’anno da ulteriori iniziative di simile natura.

Dopo Father & Son 2, sarà infatti la volta di MannCraft e Fuga dal Museo. Il primo segna lo “sbarco” del MANN nell’ecosistema virtuale di Minecraft (l’amatissimo game per PC, console e smartphone con oltre 200 milioni di copie vendute nel mondo). Nel caratteristico mondo “a mattoncini” del gioco sarà ricostruita una versione fedele del museo, da esplorare seguendo un percorso a tappe. Il secondo sarà invece un audiogioco in italiano e in inglese per assistenti vocali Alexa, che consentirà agli utenti – in particolare ai non vedenti e ipovedenti – di interagire con le opere e le sale dell’istituzione risolvendo enigmi e misteri.

IL MANN E LE NUOVE TECNOLOGIE

Le difficoltà dell’anno del Coronavirus hanno indubbiamente agito da sprone, favorendo un’accelerazione in molti campi”, ha commentato il direttore del museo, Paolo Giulierini. “Ma non avremmo potuto conseguire certi risultati se non ci fosse stata a monte una visione che partiva da lontano. La rivoluzione digitale del MANN è iniziata da tempo, quando abbiamo deciso di veicolare i contenuti e il messaggio del museo sotto diversi tipi di linguaggi online e offline: dai videogiochi ai fumetti, dal videomapping alle piattaforme digitali”.

Da un punto di vista un po’ superficiale, l’abbinamento tra un museo dedicato all’antichità come il MANN e la tecnologia potrebbe apparire strano, perché siamo stati abituati a suddividere i musei in categorie molto rigide: arte antica, arte moderna, scienze e tecnologia e così via. Ma il nostro è un museo tecnologico per natura. L’antichità non era fatta solo d’arte, era un mondo pieno di tecnologia. Senza di essa, nessuno sarebbe mai riuscito a costruire strutture meravigliose come il Partenone. Per questo, un’altra delle novità di cui siamo molto orgogliosi per i prossimi mesi è la riapertura della sezione dedicata alla tecnologia di Pompei. Ci permette di ricordare che il MANN è un museo che celebra la tecnologia antica e sposa quella moderna”.

LA RIAPERTURA DEL MANN

Sempre più orientato verso il digitale, e attento alla valorizzazione innovativa di mostre e collezioni, il museo non può tuttavia prescindere dalla sua componente fisica. Come previsto dalle disposizioni governative dell’ultimo decreto ministeriale, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli sarà aperto al pubblico a partire da lunedì 18 gennaio. Ad attendere i visitatori mostre imperdibili. Tra le altre la grande rassegna di Tanino Liberatore, il “Michelangelo del fumetto”, protagonista con una serie di disegni a matita e schizzi dedicati all’australopiteco Lucy, e la rassegna Gli Etruschi e il MANN, un viaggio nel tempo con circa seicento reperti provenienti dai territori un tempo dominati dall’antica popolazione italica.

[Immagine in apertura: Screenshot Father & Son. Per gentile concessione MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli]