Scienza, arte, industria e commercio. Sono gli ingredienti che hanno reso gli orologi svizzeri i più popolari al mondo. Un primato confermato oggi dall'Unesco, che ha inserito l’artigianato dell’orologeria meccanica del Paese elvetico nella lista del patrimonio culturale del mondo.
Da secoli la Svizzera è nota in tutto il mondo per i suoi orologi. Nonostante le gravi ripercussioni economiche subite a causa del Coronavirus, l’orologeria rimane ancora oggi simbolo indiscusso del “know-how” e della caratteristica precisione del Paese elvetico.
In esso – e in particolare nell’area nord-occidentale, al confine con la Francia – trovano sede aziende storiche del settore, musei a tema e botteghe di artigiani immerse in un contesto paesaggistico da favola. È la cosiddetta “Valle degli orologi”, ovvero il Canton Giura: una fetta di territorio nel quale si concentra il 90% della produzione orologiaia della nazione.
Questo luogo, dove il tempo appare prezioso più di ogni altra cosa al mondo (e non soltanto da un punto di vista filosofico), è stato recentemente al centro di un importante riconoscimento da parte dell’Unesco.
L’artigianato dell’orologeria meccanica della Svizzera è stato infatti inserito nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità: un titolo che, al di là degli stereotipi da sempre attribuiti alla Paese alpino, ribadisce l’elevata competenza dei “mastri” orologiai elvetici, nonché i traguardi raggiunti da quest’arte antica, tramandata di generazione in generazione.
[Immagine in apertura: Photo by Moritz Kindler on Unsplash]