Monumento iconico del Brasile, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro sarà presto sottoposto a interventi di restauro conservativo. Una serie di lavori in vista del 12 ottobre 2021, quando la celebre scultura compirà novant'anni.
Ogni grande città del mondo ha il suo monumento caratteristico: una statua o un edificio che racchiudono l’anima del luogo che li ospita. Quando si parla di Rio de Janeiro è inevitabile pensare al Cristo Redentore, l’imponente scultura in stile Art Déco che con le sue braccia aperte sorveglia su un panorama mozzafiato. Situata sulla montagna di Corcovado, la grande statua si erge imperiosa a oltre settecento metri dal livello del mare, manifestazione della fede e della storia del popolo brasiliano.
Simbolo per definizione del Brasile, l’opera compirà quest’anno novant’anni: un traguardo importante, che la nazione sudamericana ha voluto celebrare con uno storico restauro. Ma non preoccupatevi, l’intervento non sconvolgerà in alcun modo l’aspetto della scultura. I lavori, al via già a partire dai prossimi giorni, interesseranno infatti solo la sostituzione di alcuni blocchi di pietra logorati dal tempo, passando successivamente a una pulizia generale che dovrebbe donare nuovo vigore all’iconico monumento.
Ma qual è la storia di questo simbolo per eccellenza della cultura brasiliana e dell’ingegno umano? Alto 38 metri (di cui 8 metri fanno parte del basamento), il Cristo Redentore venne inaugurato ufficialmente il 12 ottobre 1931 dopo ben nove anni di lavoro. L’idea di costruire una statua in cima al monte Corcovado risale tuttavia a molto prima. Già nel 1850 il prete cattolico Pedro María Boss chiese alla principessa Isabella di innalzare un grande monumento religioso in omaggio alla comunità brasiliana. Idea che tuttavia venne respinta e abbandonata definitivamente nel 1889, quando il Brasile divenne una repubblica.
La proposta tornò sul tavolo al termine della Prima Guerra Mondiale. Nel 1921, infatti, l’arcidiocesi di Rio de Janeiro aprì una petizione per convincere il presidente Epitácio Pessoa ad autorizzare la costruzione del monumento, lanciando una campagna di raccolta fondi che ottenne gli effetti sperati. Il progetto scelto fu quello dell’artista Carlos Oswald: un Cristo con le braccia aperte perfezionato dallo scultore Paul Landowski, che aggiunse alla scultura un “tocco” di Art Déco. Realizzata in calcestruzzo e pietra saponaria, l’opera è stata inserita nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno. Insomma, un patrimonio culturale che trascende i limiti geografici per farsi tesoro di tutta l’umanità.
[Immagine in apertura: Photo by Raphael Nogueira on Unsplash]