Tutto pronto per la ripartenza del Dorsoduro Museum Mile, il percorso a regola d'arte animato dai musei che hanno fatto squadra nell'omonimo sestiere veneziano, tra il Canal Grande e il Canale della Giudecca. A riaprire i battenti saranno le Gallerie dell'Accademia, la Collezione Peggy Guggenheim e Palazzo Grassi – Punta della Dogana.
Custode di un patrimonio culturale fra i più invidiati al mondo, Venezia è, per chi la abita e per chi sceglie di visitarla, una inesauribile miniera di tesori artistici che attraversano i confini delle epoche e dei secoli. A garantirne la promozione e la tutela è anche un sistema museale che, tra istituzioni civiche e private, offre una variegata gamma di opportunità per conoscere non soltanto i molti capitoli della storia lagunare ma anche i numerosi punti di contatto fra le vicende artistiche veneziane e quelle internazionali.
Messe a dura prova dalle misure di contenimento della pandemia, le sedi museali presenti in città sono ora desiderose di accogliere nuovamente il pubblico, complice il recente alleggerimento delle restrizioni dovute al passaggio del Veneto in “zona gialla”. A lanciare un chiaro segnale di ripartenza sono stati le Gallerie dell’Accademia, la Collezione Peggy Guggenheim e Palazzo Grassi – Punta della Dogana, inclusi nel cosiddetto Dorsoduro Museum Mile, un percorso “a regola d’arte” nell’omonimo sestiere.
Esito di un importante gioco di squadra fra le istituzioni che lo compongono, il Dorsoduro Museum Mile – un circuito lungo poco più di un miglio ideato nel 2015, fra il Canal Grande e il Canale della Giudecca, che condensa otto secoli di storia dell’arte – è pronto a riattivarsi. Da lunedì 8 febbraio le Gallerie dell’Accademia riapriranno i battenti, consentendo ai visitatori di ammirare, sino al 21 febbraio, la Sacra Conversazione con i santi Caterina e Tommaso di Lorenzo Lotto. Il capolavoro rinascimentale, datato fra il 1526 e il 1528, era giunto a Venezia lo scorso ottobre, in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, dove è solitamente conservato.
Da giovedì 11 febbraio anche la Collezione Peggy Guggenheim schiuderà le sue porte, ogni giovedì e venerdì, e quelle della raccolta permanente, che spazia dal Cubismo al Futurismo, dal Surrealismo all’Espressionismo astratto americano, nel solco dell’attività avviata dalla celeberrima mecenate cui si deve la Collezione veneziana. Fra i capolavori in mostra ci sarà anche Sulla spiaggia, opera realizzata da Picasso nel 1937, nuovamente esposta dopo un anno di assenza.
Sempre giovedì 11 febbraio torneranno accessibili anche gli ambienti di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, ospiti delle mostre Henri Cartier-Bresson. Le Grand Jeu e Youssef Nabil. Once Upon a Dream, visitabili gratuitamente fino al 26 febbraio tutti i giovedì e i venerdì, dalle 10 alle 19. Palazzo Cini a San Vio, affascinante casa-museo di Vittorio Cini e ulteriore “segmento” del Museum Mile, riaprirà invece i battenti in primavera dopo la consueta chiusura stagionale.
[Immagine in apertura: Venezia. Photo Arianna Testino]