Aprirà entro la fine del 2021 l'M+ di Hong Kong. Progettato dallo studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron, sarà dedicato alla raccolta, all'esposizione e allo studio delle arti visive, del design, dell'architettura e delle moving images del Ventesimo e Ventunesimo secolo. Punta a diventare uno dei più grandi musei di cultura visiva contemporanea del mondo.
Sembra finalmente essere prossimo all’apertura l’M+ di Hong Kong, il museo con cui lo studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron, insieme ai partner locali TFP Farrells
e Arup per l’ingegneria, si aggiudicò uno dei più ambiti concorsi di progettazione dello scorso decennio. La conclusione dei lavori per la costruzione dell’edificio è stata comunicata di recente, accompagnata dall’annuncio dell’attesa inaugurazione entro il 2021.
Con l’apertura dell’M+, Hong Kong si doterà di un centro culturale che non ha precedenti in Asia: lungi dall’essere “solo un altro museo“, M+ abbraccerà un’ampia gamma di discipline, dalle arti visive al design, dall’architettura alle moving images, richiedendo di conseguenza un’ampia disponibilità di spazi espositivi, riconfigurabili e versatili. Presentato dagli architetti Herzog & de Meuron come “un elemento distintivo, un pezzo unico e inconfondibile di Hong Kong“, ovvero come “un forum pubblico, una piattaforma costruita per lo scambio, l’incontro e le attività di persone e arte“, l’edificio ospiterà 33 gallerie espositive, tre cinema, una mediateca, un hub destinato alla formazione e all’apprendimento, un centro ricerche, un’area commerciale, comprensiva di ristoranti e caffè, uffici e un giardino pensile panoramico.
L’M+ è stato costruito nel nuovo distretto culturale di West Kowloon, che fino a due decenni fa faceva parte del porto marittimo di Hong Kong. Affacciata sul mare, quest’area è destinata ad accogliere un ampio parco pubblico, un lungomare di due chilometri, oltre a teatri e altri spazi museali ed espositivi. Dal canto suo, l’M+ sarà contraddistinto da due volumi monumentali, concepiti in antitesi fra loro: una svettante torre, con cui H&dM hanno voluto riflettere sull’unicità tipologica del paesaggio architettonico di Hong Kong, denso e dal marcato sviluppo verticale; e un podio, concepito per “incarnare” la componente orizzontale del complesso.
Dei 65.000 metri quadrati dell’M+, 17.000 saranno riservati alla funzione espositiva. Del resto, a oggi la collezione dell’istituzione conta poco meno di 8000 opere, il 20% delle quali in rappresentanza della scena artistica locale ed è destinata a crescere nei prossmi anni. Fra gli elementi distintivi della struttura rientra lo schermo LED posizionato sulla facciata sud della torre: è stato previsto per agire come “un amplificatore visivo” del programma dell’M+. Di fatto prenderà parte al vibrante gioco di luci e colori della notte di Hong Kong, attivando un forte legame fra il nuovo edificio e il paesaggio urbano circostante.
[Immagine in apertura: M+, Hong Kong. The M+ building during testing of the LED facade, viewed from Victoria Peak. Photo © Kevin Mak – Courtesy Herzog & de Meuron]