Dal 21 maggio al 4 luglio Reggio Emilia farà da cornice alla 16esima edizione del festival Fotografia Europea. Una mostra diffusa che individua nella fantasia e nella capacità di sognare utili strumenti per guardare al futuro.
In tempi confusi e incerti come quelli che stiamo vivendo, fantasia e immaginazione si rivelano utili strumenti per gettare le basi del futuro. Si muove in questo solco il 16esimo festival Fotografia Europea, in programma a Reggio Emilia dal 21 maggio al 4 luglio, ispirandosi nel titolo al famoso verso di Gianni Rodari “Sulla Luna e sulla Terra / fate largo ai sognatori“.
Dopo la cancellazione forzata nel 2020, il festival torna a riunire nel cuore di Reggio Emilia i grandi maestri dell’obiettivo e i giovani esordienti, scandagliando le potenzialità di un linguaggio particolarmente amato come quello della fotografia. La rinnovata direzione artistica, che vedrà Walter Guadagnini affiancato da Diane Dufour e Tim Clark, darà forma a un evento diffuso, per la prima volta allestito anche in otto piazze cittadine, in risposta alle restrizioni derivanti dall’emergenza sanitaria.
Alex Majoli, Joan Fontcuberta, Jeff Mermelstein e Soham Gupta sono soltanto una parte degli autori che animeranno la sezione “en plein air”, mentre Palazzo Magnani, i Chiostri di San Pietro, Palazzo da Mosto e i Chiostri di San Domenico ospiteranno le mostre ritmate dagli scatti di talenti affermati e personalità più giovani, fra cui Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian, Noémie Goudal, David Jiménez, Domenico Camarda, Irene Fenara, Alisa Martynova e Francesca Pili, solo per citarne alcuni.
I giovani saranno anche al centro delle consuete iniziative promosse nell’ambito del Circuito OFF, mentre la novità assoluta della imminente edizione di Fotografia Europea è PHOTONICA, il progetto musicale in collaborazione con The Italian New Wave – il format di Club To Club Festival per promuovere la nuova creatività musicale nostrana – con la direzione artistica di Max Casacci, produttore e fondatore dei Subsonica. Una opportunità per coniugare immagini e sonorità elettroniche e sperimentare nuovi risultati acustico-visivi.
[Immagine in apertura: Diptych 116, 2016, 2016. Credits David Jiménez, courtesy VEGAP]