Classe 1929, l'architetto del Guggenheim Museum di Bilbao ha recentemente concluso un'ambiziosa opera in Francia. Considerato fra i più rilevanti esponenti della corrente decostruttivista, Frank Gehry ha infatti progettato la torre simbolo del campus creativo LUMA Arles, in apertura il prossimo 26 giugno.
Novantadue anni, compiuti il mese scorso, una carriera internazionale costellata dai più alti riconoscimenti del settore architettonico – dal Pritzker Architecture Prize 1989 al Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale di architettura di Venezia, nel 2008 – e, ancora, nuovi progetti in progress. Stiamo parlando dell’architetto Frank Owen Gehry, nome di punta del movimento decostruttivista, conosciuto per i suoi edifici audaci e imprevedibili. Uno su tutti? Il Guggenheim Museum di Bilbao, i cui complessi volumi sono rivestiti con scintillanti lamine di titanio.
Nella città francese di Arles è attesa per il prossimo 26 giugno l’apertura al pubblico del campus creativo LUMA: a caratterizzarlo sarà la scultorea torre di 15.000 metri quadrati progettata proprio da Gehry e dal suo studio. Contraddistinta esternamente da 11.000 pannelli di acciaio inossidabile, che la rendono riflettente, la struttura svetta all’interno del Parc des Ateliers, il grande parco pubblico destinato a tutte le espressioni artistiche, il cui sviluppo sta portando alla rigenerazione di un dismesso sito industriale.
La LUMA Tower progettata da Gehry rappresenta il “cuore pulsante” del vasto programma d’intervento promosso dall’organizzazione filantropica LUMA Foundation, a partire da un’idea della collezionista d’arte e imprenditrice svizzera Maja Hoffmann. Obiettivo dell’operazione è la nascita di un polo dedicato a tutte le arti (visive, performative, dello spettacolo) nel quale gli spazi espositivi o per le rappresentazioni si sommeranno a quelli riservati alla produzione e alle residenze, ai laboratori e agli atelier.
La torre, in particolare, ospiterà gallerie espositive, strutture di ricerca e l’archivio della LUMA; previste anche sale per seminari e laboratori e un’area per la ristorazione. Oltre a Gehry sono stati coinvolti nel nascente campus anche altri importanti studi internazionali, fra cui quello guidato da Annabelle Selldorf che si sta occupando della ristrutturazione di alcuni dei sette edifici ferroviari in disuso inclusi nel sito.
In attesa delle immagini dell’apertura, a descrivere l’ambizioso progetto sono le parole di Maja Hoffmann: “C’è una metafora-guida per il LUMA campus al Parc des Ateliers: quella di un organismo vivente. In quanto tale, l’equilibrio tra forma e funzione determina la sua vitalità. Si tratta di comporre una partitura polifonica in cui tutto è ordinato, ma dove tutto è possibile“, ha dichiarato la fondatrice e presidente della LUMA Foundation, che per questa operazione ha scelto di farsi affiancare da un team di consulenti ed esperti internazionali, formato da Tom Eccles, Liam Gillick, Hans Ulrich Obrist, Philippe Parreno e Beatrix Ruf.
[Immagine in apertura: Luma Tower imagined by Frank Gehry, January 2021. Luma Arles, Parc des Ateliers, Arles (France) © Adrian Deweerdt]