“Il vecchio e il mare” è un classico intramontabile, da leggere e rileggere più volte nel corso della propria vita. Andrea Laprovitera e Ludovico Lo Cascio lo hanno tradotto in immagini, con una sceneggiatura asciutta e un tratto lineare che mette a fuoco il protagonista e i suoi sentimenti.
Se si guarda indietro alla letteratura del Novecento Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway occupa senza dubbio un posto di riguardo tra i grandi capolavori del secolo. Pubblicato nel 1952, e ultima grande opera narrativa dello scrittore americano, il romanzo racconta la storia di Santiago, il vecchio pescatore cubano che, dopo una lotta furiosa in mare aperto, ha la meglio sul più grande pesce mai pescato in vita sua. L’impresa sportiva e l’ebbrezza suscitata dalla battuta si mescolano alle riflessioni sul senso della vita, tra simbologie e metafore sul valore della felicità.
Tornato sotto i riflettori qualche mese fa, in seguito allo straordinario rinvenimento delle bozze di scrittura dell’opera, il romanzo (Premio Pulitzer nel 1953) è stato oggetto di una preziosa trasposizione a fumetti: un graphic novel dal potente bianco e nero scandito dai silenzi e dai tempi lenti del mare.
Portato in libreria da Edizioni NPE (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina), il volume ripercorre fedelmente – attraverso le parole e i disegni di Andrea Laprovitera e Ludovico Lo Cascio – gli attimi salienti dell’opera originale. Ambientata sull’isola di Cuba, la storia è composta da pochi personaggi: Manolin, un giovane ragazzo che rappresenta la speranza, il marlin (l’enorme pesce che verrà catturato) e il vecchio, profondamente segnato da una vita dura e piena di sacrifici. Un adattamento che dona nuovo lustro e freschezza a uno dei classici per antonomasia della letteratura moderna.