Decine di “anelli” che si illuminano e cambiano colore al passaggio di chi li sfiora. È l'effetto di “Reflect”, la nuova installazione urbana di Jen Lewin a New York. Un'opera interattiva da godere, in solitaria o insieme agli altri, nel rispetto delle norme di distanziamento.
Aperto nel 2018 nell’ambito della riqualificazione del quartiere Williamsburg, sull’East River, il Domino Park è una delle ultime novità della città di New York. Un luogo immerso nel verde dedicato allo svago e al relax, con giochi per bambini in stile industriale, sdraio in legno da cui ammirare lo skyline di Manhattan e opere d’arte temporanee o permanenti che si alternano nello spazio pubblico.
Dopo il recente murale di JR incluso nel progetto Chronicles, il parco è tornato ad accogliere un nuovo intervento urbano: un’opera multisensoriale da vivere rispettando le norme di distanziamento e di sicurezza richieste in questo periodo buio (e non è un caso che il lavoro abbia la sua resa migliore proprio al calare della notte…).
Realizzato e curato da Jen Lewin, Reflect è un “tappeto” di anelli colorati, disposti su una superficie di oltre 220 metri quadrati. Ispirate ai pattern e alle forme cangianti della natura, le singole piattaforme concentriche cambiano aspetto in seguito al contatto dei visitatori, invitati a saltare, di cerchio in cerchio, conferendo colore e dinamicità all’installazione.
L’obiettivo del lavoro – già esposto lo scorso anno a Tokyo e per la prima volta presentato negli Stati Uniti – è permettere al pubblico di interagire mantenendo la distanza, divertendosi insieme nel rispetto delle norme di sicurezza. Uno strumento pubblico per vivere la città e riscoprire, gradualmente, la propria dimensione collettiva.
[Immagine in apertura: Jen Lewin, Reflect at Domino Park, Brooklyn, 2021. Drone photography by Demian Neufeld, Ryders Alley Media, and Matt Emmi Artwork © 2021 Jen Lewin]