A Miami sta per aprire un nuovo spazio dedicato all’arte immersiva

25 Marzo 2021

Es Devlin, Forest of Us, SUPERBLUE MIAMI. Photo credit Andrea Mora

Vale senza dubbio la pena, nonostante le restrizioni vigenti anche sul fronte dei viaggi intercontinentali, tenere d’occhio le aperture dei nuovi centri artistici in giro per il mondo. Specie quando si tratta di realtà che si preannunciano particolarmente promettenti, come Superblue Miami, l’innovativo spazio artistico immersivo pronto ad accogliere i primi visitatori dal 24 aprile prossimo.

Ultimo mese di attesa, dunque, nella città statunitense prima di poter accedere a un luogo che si candida a divenire un riferimento a livello globale sul fronte delle esperienze artistiche immersive su larga scala, le stesse che negli ultimi anni hanno riscosso un crescente successo, attirando un pubblico eterogeneo e spingendo la fruizione artistica oltre i confini canonici. Sulle prospettive che attendono il centro non ha dubbi Mollie Dent-Brocklehurst, cofondatrice e CEO di Superblue, che in una dichiarazione lo ha già definito “il futuro dell’arte. Gli artisti che lo inaugurano offrono uno sguardo su un nuovo mondo e su un’esperienza completamente nuova. Non vediamo l’ora di accogliere il pubblico per immergersi nei nuovi mondi che questi artisti hanno creato“.

GLI ARTISTI DI SUPERBLUE

Appositamente concepito per la presentazione di opere di grandi dimensioni, con le quali i visitatori sono chiamati a interagire in prima persona, Superblue è situato nel quartiere Allapattah di Miami, di fronte al Museo Rubell a sua volta aperto al pubblico meno di due anni fa.  Negli oltre 460 metri quadrati a disposizione, saranno allestite con continuità installazioni artistiche realizzate da nomi di punta della scena globale; parallelamente verrà proposto un programma di conferenze, spettacoli, seminari, con progetti anche per famiglie durante tutto l’anno.

Es Devlin, James Turrell e il collettivo teamLab saranno i protagonisti dell’esposizione di apertura. Conosciuta anche per il suo lavoro di progettista di scenografie, l’artista inglese Es Devlin presenterà Forest of Us, un lavoro che reinterpreta la tradizionale “sala degli specchi” per dare vita a un percorso elaborato a partire dalla simmetria visiva tra gli organi che nel corpo umano rendono possibile la respirazione e la struttura degli alberi. Un invito, in altre parole, a ripristinare una forma di “connessione simbiotica” con il resto della biosfera.

A completare l’offerta saranno Between Life and Non-Life di teamLab, che riunisce in un’unica esperienza onnicomprensiva una “suite” di opere d’arte elaborate dal noto collettivo interdisciplinare di artisti, programmatori, ingegneri, animatori, matematici e architetti, attivo da anni sul fronte della pratica collaborativa e dell’esplorazione della percezione individuale e collettiva. Straordinario antesignano di questi progetti di ricerca è James Turrell, presente in Superblue con AKHU. Si tratta di un’installazione su larga scala in cui i visitatori saranno immersi in una stanza dotata di un’illuminazione monocromatica: al suo interno si sperimenta un cambiamento nella percezione della profondità e delle dimensioni reali dello spazio, provando una sensazione di temporaneo disorientamento e mettendo in discussione le proprie capacità di “lettura” dello spazio e dei suoi limiti.

L’INSTALLAZIONE DI ES DEVLIN PER SUPERBLUE MIAMI

[Immagine in apertura: Es Devlin, Forest of Us, SUPERBLUE MIAMI. Photo credit Andrea Mora]