Il museo Mauritshuis dell’Aia, custode de “La ragazza col turbante" di Jan Vermeer, si prepara a un nuovo (e curioso) progetto espositivo: una mostra che offre ai visitatori la possibilità di annusare gli odori evocati dalle opere d'arte.
Quanti modi ci sono per fare esperienza di un’opera d’arte? La si può ammirare, ovvio, affidando ai nostri occhi il compito di catturare le sfumature dei colori e la minuziosità dei dettagli. La si può toccare con mano, sentendo sulla pelle la ruvidezza della pietra e le striature della pennellata. Ma la si può anche annusare, lasciando al naso il compito si respirare gli odori evocati da una determinata composizione.
E proprio su quest’ultimo aspetto si basa la mostra prossima all’apertura presso la Mauritshuis, il museo dell’Aia custode di dipinti tra i più famosi della tradizione fiamminga: dalle opere di Rembrandt van Rijn a quelle di Hans Holbein il Giovane, fino al capolavoro simbolo dell’istituzione: La ragazza col turbante di Jan Vermeer. A partire dalla prossima riapertura del museo (momentaneamente chiuso al pubblico nel rispetto delle norme di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria) e fino al 29 agosto, la Mauritshuis ospiterà infatti la mostra Smell the Art: Fleeting – Scents in Colour, il progetto espositivo dedicato agli odori – più o meno piacevoli – evocati dalle opere d’arte del secolo d’oro olandese.
Curata da Ariane van Suchtelen, la rassegna presenta quasi cinquanta capolavori del XVII secolo: nature morte, vedute urbane, interni domestici e ritratti offerti al pubblico attraverso una doppia modalità: visiva e olfattiva. Esposti a parete, pronti a lasciarsi ammirare in tutta la loro maestosità, i dipinti saranno anche affiancati da una serie di speciali diffusori, che consentiranno ai visitatori di respirare fragranze riconducibili alle immagini del quadro. Basterà pigiare l’apposito pedale presente sotto l’opera per conoscere il profumo di un bouquet di fuori dipinto, l’aroma di una bottega d’artigiano o il tanfo sgradevole dei canali della città, utilizzati all’epoca come discariche (come quelli presenti nell’opera di Jan van der Heyden dal titolo View of the Oudezijds Voorburgwal with the Oude Kerk in Amsterdam).
L’obiettivo è offrire al pubblico una modalità alternativa di conoscere le opere d’arte, entrando in dialogo con esse attraverso nuovi approcci sensoriali, respirando, più in generale, le atmosfere dell’Olanda del Seicento. A rendere l’intero progetto ancora più curioso è il “fragrance box” acquistabile sul sito dell’istituzione: un cofanetto con i profumi della mostra, da poter annusare direttamente a casa percorrendo (in maniera virtuale) il tour espositivo.
[Immagine in apertura: Abraham Mignon, Still Life of Flowers and Fruit, c.1670. Canvas, 75 x 63 cm. Mauritshuis, The Hague]