Gibellina si prepara a una nuova edizione del festival che, da tre anni, porta il meglio della fotografia internazionale nella città trapanese. Ad anticipare il calendario di eventi (in programma la prossima estate) due open call per fotografi, artisti e curatori.
Cosa vuol dire disegnare uno spazio aperto? Qual è il ruolo della visione e dello sguardo in una condizione di totale apertura? Prende le mosse da queste domande la doppia open call lanciata a fotografi, artisti e curatori dal Gibellina Photoroad, primo e unico festival di fotografia “open air e site-specific” d’Italia.
Giunta alla sua terza edizione, e in calendario dal 30 luglio al 29 agosto nella cittadina siciliana in provincia di Trapani (nota in tutto il mondo per il monumentale Cretto di Alberto Burri), la kermesse si presenta in una veste quanto mai internazionale, ribadita dalla partnership con la rassegna svizzera Images Vevet e suggellata dal nuovo nome Images Gibellina. Resta invariata, invece, la mission dell’evento: portare l’arte e la fotografia in strada, trasformando la città in un enorme museo a cielo aperto.
Dedicati al tema della Molteplicità, i due bandi saranno aperti fino al 10 maggio, e si dividono rispettivamente in Call For An Open Air Installation – per la produzione di un progetto espositivo site specific per una delle tre piazze del centro di Gibellina – e Call For Projects – la chiamata alle arti che mette in palio una serie di mostre personali e collettive sul territorio siciliano, allestimenti “open air” durante i giorni del festival, residenze e acquisizioni per la collezione permanente della Fondazione Orestiadi. Insomma, un montepremi ghiotto, debitamente illustrato sulla pagina web dell’iniziativa.
[Immagine in apertura: ©Gibellina PhotoRoad 2019. Kublaikan (Winner Open Call)]