Uscito da poche settimane, il videogioco "The Architect: Paris" consente a chiunque di immaginare la propria Parigi ideale, personalizzando gli edifici e i quartieri esistenti oppure progettandone di nuovi. Una proposta da sperimentare, nell'attesa di tornare a passeggiare tra i monumenti della Ville Lumière.
Un debole per la Ville Lumière, ma anche per i videogiochi? Potrebbe essere arrivata una proposta irresistibile per chi nutre entrambe queste passioni. Sviluppato dallo studio francese indipendente Enodo Games, The Architect: Paris è il nuovo videogioco di costruzione basato su un preciso (e inconfondibile!) modello urbano: quello della capitale francese.
Con all’attivo la creazione di modelli virtuali interattivi per enti pubblici e società in tutto il mondo, lo studio ha ora scelto di omaggiare Parigi. Come? Concedendo ai giocatori la possibilità di incidere, seppur virtualmente, nel suo tessuto di strade, piazze e quartieri. L’obiettivo di The Architect: Paris è rendere ciascuno “costruttore” della propria Parigi ideale, mettendo a disposizione decine di strumenti attraverso i quali intervenire su una mappa assolutamente realistica: quella della città attuale, comprensiva di tutti i monumenti identitari e di quel complesso di edifici che rendono la capitale francese una delle destinazioni più apprezzate (e desiderate) dai turisti internazionali.
Attualmente disponibile sulla piattaforma digitale Steam, e destinato a essere lanciato nella versione completa il prossimo mese di settembre, The Architect: Paris consente ai giocatori di personalizzare ogni singolo dettaglio architettonico o urbanistico, operando sia sui complessi edilizi effettivamente esistenti, sia ideandone di inediti. L’esperienza offerta è estesa a qualsiasi tipologia di struttura, da ridisegnare o progettare ex novo selezionando in autonomia forme, volumi, materiali, particolari delle facciate.
Si può, ad esempio, decidere di abbattere tutte le architetture appartenenti a un determinato stile, se non gradito, e sostituirle con avveniristiche costruzioni del XXI secolo; analogamente è consentito agire tanto su singoli edifici, quanto su interi quartieri. L’annunciato cambio di colore della Tour Eiffel, causa restauro, vi incoraggia a immaginare una psichedelica Parigi a tinte forti? Ora potreste farlo davvero. Vorreste estendere il progetto di restyling verde degli Champs-Élysées anche ad altre zone della capitale, affinché i parchi e i giardini pubblici prevalgano sugli edifici? Non resta che mettervi alla prova e, intanto, ingannare l’attesa dando un’occhiata al trailer.
[Immagine in apertura: Photo by Rob Potvin on Unsplash]