Lo spettacolare restauro di Mont Saint-Michel in Francia

8 Aprile 2021

Mont Saint-Michel. Photo by Thomas Evraert on Unsplash

Nell’immaginario collettivo evocare l’anno dello scoppio della pandemia porta alla mente uno stato di instabilità condivisa, accompagnato da profondi turbamenti e dall’esperienza comune delle restrizioni alle libertà individuali. Ben note sono le ripercussioni della crisi sanitaria su pressoché tutti i settori produttivi, compreso quello culturale, ancora oggi largamente alla prese con le limitazioni degli accessi a teatri, musei, cinema e biblioteche. Tuttavia, sebbene le porte di questi spazi restino chiuse ai visitatori in molti Paesi del mondo, a non subire battute d’arresto sono le attività al loro interno.

Anzi, esistono istituzioni che proprio nel corso del 2020 hanno avviato progetti strategici, che riguardano tanto le proprie sedi, quanto le collezioni in esse conservate. Alla fine dello scorso anno risale l’avvio del restauro di uno dei monumenti simbolo della Francia, non a caso ribattezzato “la Merveille”: Mont Saint-Michel. Patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO dal 1979, il sito è noto per lo scenografico complesso abbaziale costruito su un isolotto roccioso all’interno una baia, a sua volta soggetta a spettacolari maree. Coordinati dal Centre des Monuments nationaux (Cmn) – l’ente pubblico francese deputato anche alla salvaguardia di iconiche strutture d’oltralpe, tra cui l’Arco di Trionfo –, gli interventi in corso sono stati finanziati dal Ministero della Cultura della Francia, con un investimento di quasi sette milioni di euro.

IL RESTAURO DI MONT SAINT-MICHEL

Con l’obiettivo di ultimarlo entro la metà del 2023, per complessivi due anni e mezzo di cantiere, il restauro ha per oggetto l’edificio in pietra costruito all’inizio del XIII secolo e situato dietro all’abbazia. È qui che si trovano alcuni degli ambienti più rilevanti dell’intero complesso, fra cui il refettorio dei monaci o il chiostro, caratterizzati da uno sviluppo su tre livelli e da un’altezza che raggiunge i 35 metri. Le operazioni in programma includono il ripristino del pinnacolo orientale, il rifacimento delle coperture e delle facciate, comprese quelle minori, che necessitano di lavori di consolidamento e di ripulitura dalle presenze vegetali.

La particolarità del sito rende altrettanto unico l’intero cantiere. Come recentemente raccontato da Le Monde in un reportage, l’allestimento dei ponteggi ha richiesto l’impiego di elicotteri per il trasporto di strumenti e materiali. Sebbene al momento la Francia sia alla prese con un nuovo lockdown, le autorità che sovraintendono il restauro confidano di poter portare a termine l’intervento parallelamente alle aperture al pubblico. E come avviene in processi analoghi, che hanno per oggetto monumenti di così alto rilievo, appare legittimo attendersi sorprese e nuove informazioni sulla storia del sito durante i lavori.

[Immagine in apertura: Mont Saint-Michel. Photo by Thomas Evraert on Unsplash]