Il museo inglese che si trasforma in un supermarket “artistico”

20 Aprile 2021

Supermarket. Courtesy Design Museum, London

Il Design Museum di Londra – ente museale fondato nel 1989 e dedicato ai migliori sviluppi negli ambiti del design, della grafica e della progettazione – ha escogitato un modo simpatico, e di certo vincente, per rispondere alle limitazioni imposte dalla pandemia. Nonostante l’Inghilterra sia infatti prossima all’uscita definitiva dal tunnel dell’emergenza sanitaria, musei e luoghi di cultura dovranno attende fino al 17 maggio prima di riaprire nuovamente le loro porte – a differenza di negozi e luoghi commerciali, già operativi perché ritenuti necessari per il bene della comunità.

Da qui l’idea di trasformare temporaneamente il museo proprio in un negozio, “scavalcando” ogni vincolo e ribadendo il ruolo centrale dell’arte nella nostra società.

UN NEGOZIO A REGOLA D’ARTE

A partire da domani 21 aprile (e fino al 25), lo shop del museo sarà infatti convertito in un vero e proprio supermarket nel quale acquistare decine di prodotti alimentari di prima necessità: dal pane al riso, dal caffè alla passata di pomodoro. Ognuno di questi elementi, tuttavia, avrà la particolarità di essere presentato all’interno di “confezioni artistiche” realizzate da dieci designer emergenti, chiamati a prendere parte all’interno del progetto.

Venduti a un prezzo non troppo dissimile da quello dei comuni supermercati, i vari prodotti saranno esposti (proprio come se si trattasse di una mostra) sugli scaffali dello store, progettato dalla nota street artist Camille Walala.

I DESIGNER IN MOSTRA

Caratterizzato dalle coloratissime fantasie geometriche dell’artista, il Supermarket del museo presenterà beni per ogni necessità: dai fagioli conservati nelle scatole in latta di Kentara Okwara (in vendita per 70 penny) ai rotoli di carta igienica “firmati” da Michaela Yearwood-Dan, dai pacchi di riso affidati all’estro di Joey Yu alle bottiglie di gin Bombay Sapphire, supporter dell’evento, ideate da Ruff Mercy (al costo di 28 sterline). I proventi delle vendite serviranno al museo per tamponare le ingenti perdite causate dalla pandemia: l’istituzione ha infatti comunicato di aver subito un crollo delle visite del 92% nel corso dell’ultimo anno. Numeri difficili da sanare, ma che questa iniziativa proverà ad alleggerire.

[Immagine in apertura: Supermarket. Courtesy Design Museum, London]