Intitolato all’attrice, regista e drammaturga Teresa Pomodoro, scomparsa nel 2008, il progetto di riqualificazione del Giardino di piazza Piola, a Milano, sta per diventare realtà. Domenica 18 aprile sarà ufficialmente inaugurato: al suo interno, oltre venti ciliegi e le sculture dell'artista giapponese Kengiro Azuma.
Porterà il nome di Teresa Pomodoro, importante voce della scena teatrale nazionale e internazionale, il giardino zen che verrà inaugurato in piazza Piola, a Milano, domenica 18 aprile 2021, alle ore 17:00. All’attrice, regista, drammaturga, fondatrice e anima di Teatro No’hma, scomparsa nel 2008, sarà dedicato il nuovo spazio verde del capoluogo lombardo, esito di un progetto di riqualificazione promosso e sostenuto proprio da No’hma.
Associato a una campagna di raccolta fondi, attivata per favorire il pieno coinvolgimento della cittadinanza nell’operazione e dare vita a uno spazio “di tutti, per tutti“, il progetto è stato curato dai designer della Disano Illuminazione, che hanno supervisionato sia gli aspetti architettonici che quelli illuminotecnici. L’inaugurazione rientra nel programma di Milano Design City, in corso in città fino a domenica 18 aprile 2021.
Concepito dai suoi promotori come uno spazio pubblico liberamente accessibile e come una sorta di “prolungamento urbano” dello spazio teatrale, il Giardino Zen Teresa Pomodoro sarà caratterizzato dalla presenza di ventuno piante di ciliegi; a intervallarli undici panchine. Al termine di cinquanta giorni di lavori, sono stati inoltre installati speciali apparecchi a luce emozionale e due opere dell’artista giapponese Kengiro Azuma, scomparso nel 2016. Questi lavori contribuiranno a conferire allo spazio verde un ulteriore rilievo, rafforzando la ricerca di un perfetto equilibrio fra uomo e natura.
Si tratta delle sculture Colloquio ‒ formata da cinque gradoni cilindrici di diverse altezze, l’opera rappresenta due rospi in bronzo sorpresi in una conversazione ‒ e di MU – 765 Goccia, sviluppata come un omaggio al Teatro No’hma, che ha sede nell’ex palazzina dell’acqua potabile. In merito a questi interventi artistici Livia Pomodoro – che presiede Teatro No’hma – ha dichiarato: “La prima opera nasce dal profondo rapporto di amicizia che ha legato Kengiro Azuma a Teresa Pomodoro. I loro colloqui negli anni hanno arricchito la loro arte, le loro sensibilità dialogavano in vista della creazione. Il colloquio era parte della genesi di essa ma non si esauriva nelle idee. Il fare era il fine e il colloquio, il confronto, era parte della costruzione“. Per quanto riguarda, infine, MU – 765 Goccia, “il richiamo non è solo iconico ma anche didascalico nell’evocare quella leggerezza autentica che ha sempre contraddistinto la vocazione di questo teatro“, ha precisato Pomodoro.
Per l’inaugurazione è prevista anche una diretta streaming sui canali digitali del teatro, che consentirà di seguire tutti gli appuntamenti in programma, tra cui performance di musica elettronica e contemporanea, esibizioni di danza classica e butoh e un dj set.
[Immagine in apertura: Crediti Foto Spazio Teatro No’hma]