La Centrale Montemartini di Roma ospita una grande rassegna dedicata ai mosaici della Capitale: una serie di reperti archeologici simbolo del gusto e delle esigenze estetiche dell'antica città imperiale.
Leggere la storia di Roma attraverso i prestigiosi mosaici scoperti nel corso degli anni sul territorio della Capitale; raccontare la storia dell’antica città imperiale con sculture e reperti archeologici in gran parte sconosciuti al pubblico. Nasce da queste premesse il progetto espositivo recentemente inaugurato alla Centrale Montemartini, dal titolo Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni capitoline: una mostra di ampio respiro promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
I curatori della rassegna – visitabile fino al 15 settembre – sono Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli e Serena Gugliemi, ai quali è stato affidato il compito di disporre nello spazio un’ampia selezione di mosaici provenienti dalle collezioni capitoline. Risalenti al periodo compreso tra il I secolo a.C. e il IV d.C., le opere sono inoltre affiancate da affreschi e sculture relativi allo stesso contesto di appartenenza, offrendo al pubblico un inedito spaccato dei gusti e delle esigenze estetiche della Roma di quel tempo.
Sono in totale quattro le sezioni che caratterizzano il percorso espositivo, arricchito da foto storiche, acquerelli e disegni relativi alle fasi di scoperta, con l’obiettivo di mostrare non soltanto i reperti protagonisti ma anche il fervore che determinò i rispettivi rinvenimenti. Ad accogliere i visitatori è la prima sezione dedicata all’arte del mosaico presso il popolo romano, qui osservato sia come “semplice” decoro sia come espressione altissima e raffinata di estrosità e ricchezza.
Il secondo “episodio” del tragitto si sofferma invece sui mosaici provenienti dalle dimore di lusso: esempio eccellente è lo straordinario mosaico parietale della domus di Claudius Claudianus, una preziosa dimora che sorgeva sul Quirinale nella seconda metà del II secolo d.C.. La Basilica Hilariana, sede del collegio dei sacerdoti addetti al culto di Cibele e Attis, è invece protagonista della sezione dedicata alle decorazioni a carattere sacro, tema approfondito anche nell’ultima parte della mostra relativa ai mosaici degli edifici funerari nelle necropoli del suburbio di Roma. Un trionfo di colori, trame geometriche ed elementi figurativi capaci di illustrare aspetti inediti della storia passata della nostra Capitale.
Musei Capitolini, Antiquarium, AC 32360 Mosaico policromo parietale con nave e faro. Tessere in pasta vitrea di vari colori; tessere bianche in materiale calcareo. Scoperto a Roma nel 1876 durante gli scavi per l’apertura di Via Nazionale, nel giardino di Palazzo Rospigliosi Pallavicini. Databile tra la fine del II e i primi anni del III sec. d.C.
Musei Capitolini, Antiquarium, AC4462. Mosaico policromo pavimentale con trama di sinusoidi. Tessere policrome di marmo e calcare: giallo antico, portasanta, rosso antico, paesina, palombino e litomarga. Fine II- inizi III sec. d.C. Da Roma, provenienza sconosciuta.
Musei Capitolini, Antiquarium, AC 31785 Mosaico policromo con scena di pesca. Tessere policrome di marmi e calcari. Rinvenuto nel 1875 a Roma, tra le vie Labicana e Merulana, nei pressi della chiesa dei SS. Marcellino e Pietro. II sec. d.C.
Musei Capitolini, Antiquarium, AC 4493 Mosaico policromo con busto di stagione. Tessere di calcare bianco e pietre colorate. Fine III- inizi IV sec. d.C. Rinvenuto nel 1875 a Roma nel rione Esquilino nei pressi della chiesa di S. Vito.
Musei Capitolini, Antiquarium, VM 60 Mosaico policromo ottagonale con pavoni. Tessere di pietre calcaree, marmo e aste vitree. Proveniente da Roma, da una tomba lungo la Via Appia, presso la torre di sinistra della Porta S. Sebastiano. Il mosaico fu scoperto durante i lavori di abbassamento della quota del Viale Ardeatino lungo le Mura Aureliane. II sec. d.C.
Antiquarium Comunale, AC 31778 Cornice di mosaico parietale con conchiglie. Tessere di pasta vitrea, marmo di Carrara, fritta e conchiglie. Scoperto a Roma, durante i lavori di sbancamento della Velia per la realizzazione della Via dell’Impero. Metà I sec. d.C.
Musei Capitolini, Antiquarium, AC 486 Mosaico policromo a cassettoni. Tessere di palombino, basalto e calcari colorati. Scoperto a Roma nel 1886 durante i lavori di demolizione della Villa Casali al Celio. Metà I sec. a.C.
[Immagine in apertura: Musei Capitolini, Antiquarium, VM 60 Mosaico policromo ottagonale con pavoni. Tessere di pietre calcaree, marmo e aste vitree. Proveniente da Roma, da una tomba lungo la Via Appia, presso la torre di sinistra della Porta S. Sebastiano. Il mosaico fu scoperto durante i lavori di abbassamento della quota del Viale Ardeatino lungo le Mura Aureliane. II sec. d.C.]