Roma si racconta attraverso i suoi antichi mosaici

29 Aprile 2021

Musei Capitolini, Antiquarium, VM 60 Mosaico policromo ottagonale con pavoni. Tessere di pietre calcaree, marmo e aste vitree. Proveniente da Roma, da una tomba lungo la Via Appia, presso la torre di sinistra della Porta S. Sebastiano. Il mosaico fu scoperto durante i lavori di abbassamento della quota del Viale Ardeatino lungo le Mura Aureliane. II sec. d.C.

Leggere la storia di Roma attraverso i prestigiosi mosaici scoperti nel corso degli anni sul territorio della Capitale; raccontare la storia dell’antica città imperiale con sculture e reperti archeologici in gran parte sconosciuti al pubblico. Nasce da queste premesse il progetto espositivo recentemente inaugurato alla Centrale Montemartini, dal titolo Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni capitoline: una mostra di ampio respiro promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

I curatori della rassegna – visitabile fino al 15 settembre – sono Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli e Serena Gugliemi, ai quali è stato affidato il compito di disporre nello spazio un’ampia selezione di mosaici provenienti dalle collezioni capitoline. Risalenti al periodo compreso tra il I secolo a.C. e il IV d.C., le opere sono inoltre affiancate da affreschi e sculture relativi allo stesso contesto di appartenenza, offrendo al pubblico un inedito spaccato dei gusti e delle esigenze estetiche della Roma di quel tempo.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Sono in totale quattro le sezioni che caratterizzano il percorso espositivo, arricchito da foto storiche, acquerelli e disegni relativi alle fasi di scoperta, con l’obiettivo di mostrare non soltanto i reperti protagonisti ma anche il fervore che determinò i rispettivi rinvenimenti. Ad accogliere i visitatori è la prima sezione dedicata all’arte del mosaico presso il popolo romano, qui osservato sia come “semplice” decoro sia come espressione altissima e raffinata di estrosità e ricchezza.

Il secondo “episodio” del tragitto si sofferma invece sui mosaici provenienti dalle dimore di lusso: esempio eccellente è lo straordinario mosaico parietale della domus di Claudius Claudianus, una preziosa dimora che sorgeva sul Quirinale nella seconda metà del II secolo d.C.. La Basilica Hilariana, sede del collegio dei sacerdoti addetti al culto di Cibele e Attis, è invece protagonista della sezione dedicata alle decorazioni a carattere sacro, tema approfondito anche nell’ultima parte della mostra relativa ai mosaici degli edifici funerari nelle necropoli del suburbio di Roma. Un trionfo di colori, trame geometriche ed elementi figurativi capaci di illustrare aspetti inediti della storia passata della nostra Capitale.

I MOSAICI IN MOSTRA

[Immagine in apertura: Musei Capitolini, Antiquarium, VM 60 Mosaico policromo ottagonale con pavoni. Tessere di pietre calcaree, marmo e aste vitree. Proveniente da Roma, da una tomba lungo la Via Appia, presso la torre di sinistra della Porta S. Sebastiano. Il mosaico fu scoperto durante i lavori di abbassamento della quota del Viale Ardeatino lungo le Mura Aureliane. II sec. d.C.]