Triennale Milano c’è: da Vico Magistretti a Carlo Aymonino tutte le nuove mostre

28 Aprile 2021


Per effetto del decreto legge approvato lo scorso 21 aprile dal Consiglio dei Ministri, nelle regioni italiane in zona gialla da lunedì 26 aprile hanno ripreso ad aprirsi, secondo specifici calendari, decine di musei, sedi espositive, giardini storici e siti archeologici.   Annunciando la propria riapertura, Triennale Milano ha reso note le iniziative culturali che si susseguiranno nei prossimi 12 mesi, ovvero fino all’inaugurazione della 23ª Esposizione Internazionale, prevista per maggio 2022. L’anno successivo coinciderà poi con un importante traguardo: nel 2023 Triennale Milano celebrerà i cento anni dalla sua fondazione.

Il programma presentato coinvolge sia il Palazzo dell’Arte, oggetto da gennaio 2021 di uno studio in vista della sua riqualificazione affidata alla direzione architettonica dell’architetto e museografo Luca Cipelletti, che il giardino esterno, intitolato all’architetto
Giancarlo De Carlo. Proprio qui è stato appena avviato il palinsesto Triennale Estate, che proseguirà fino al 15 ottobre. Dopo il fortunato debutto datato 2020, l’appuntamento si rinnova con oltre 5 mesi di eventi pomeridiani e serali, destinati anche ai più piccoli e legati al tema annuale Collecting Stories. Confermato anche FOG Triennale Milano Performing Arts, il festival attento ai diversi linguaggi del contemporaneo in programma dall’11 maggio al 21 luglio.

LE NUOVE MOSTRE DI TRIENNALE MILANO

Fra gli appuntamenti imminenti, impossibile non citare le quattro grandi mostre che stanno per essere inaugurate e che confermano l’attenzione dell’istituzione presieduta dall’architetto Stefano Boeri verso il design, l’architettura, l’artigianato e le arti visive. Dall’11 maggio sarà possibile visitare Vico Magistretti. Architetto milanese, attesa retrospettiva dedicata al poliedrico progettista che avrebbe dovuto tenersi lo scorso anno, in concomitanza con il centenario della sua nascita. Carlo Aymonino. Fedeltà al tradimento prenderà il via il 14 maggio e illustrerà la centralità dell’opera dell’architetto nel panorama italiano, nonché le sue peculiari posizioni sui temi della città e delle periferie, attraverso materiali d’archivio, progetti, dipinti, testi, fotografie e interviste.

Apriranno rispettivamente il 5 e il 6 maggio prossimi Vitrea. Vetro italiano contemporaneo d’autore, secondo appuntamento del ciclo espositivo Mestieri d’Arte & Design. Crafts Culture, e Les Citoyens, uno sguardo di Guillermo Kuitca sulla collezione della Fondation Cartier pour l’art contemporain, inclusa nel partenariato della durata di otto anni che unisce Triennale alla Fondation Cartier di Parigi. Ci sarà inoltre tempo fino al 12 settembre 2021 per visitare la grande retrospettiva Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli, alla quale si unirà, dal 24 giugno, l’esposizione dedicata ai progetti finalisti del Premio Italiano di Architettura, il riconoscimento organizzato da Triennale Milano e MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

[Immagine di apertura: Triennale Estate 2020 © Triennale Milano. Foto Gianluca Di Ioia]