Occhi puntati su Kandinsky al Centre Pompidou di Shanghai

18 Aprile 2021

Vassily Kandinsky, Maquette de panneau pour l’exposition de la Juryfreie : Mur B, [1922]. Gouache sur papier noir, 34,7 x 60 cm. Donation de Mme Nina Kandinsky en 1976 Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle. Crédit photo / Photo credit : (c) Centre Pompidou, MNAM-CCI/Jacqueline Hyde/Dist. RMN-GP Copyright de l’oeuvre / Copyright Artwork : Domaine public

Pioniere dell’arte astratta, pittore poliedrico e influente, insegnante al Bauhaus, autore di una pietra miliare come Lo spirituale nell’arte, Wassily Kandinsky è una delle figure chiave del panorama artistico europeo del XX secolo. Nato in Russia e naturalizzato francese, l’artista continua a legare la propria eredità al Paese d’oltralpe: dopo la scomparsa, donazioni e lasciti della moglie Nina hanno infatti reso il Centre Pompidou l’istituzione in possesso della più completa collezione delle sue opere.

Un centinaio di dipinti, disegni e incisioni, inclusi alcuni riconosciuti capolavori, hanno lasciato temporaneamente l’istituzione culturale parigina per raggiungere il Centre Pompidou × West Bund Museum Project, “filiale” espositiva cinese dell’omonima sede francese, che ha aperto nell’autunno 2019 in un nuovo edificio (nell’immagine in apertura © West Bund Museum) progettato dallo studio David Chipperfield Architects. A partire dal 1° maggio, la galleria 3 del museo ospiterà Kandinksy. The Pioneer of Abstract Art, la prima retrospettiva in terra cinese dedicata all’artista; a curarla, Angela Lampe del Musée National d’Art Moderne ‒ Centre Pompidou.

L’ARTE ASTRATTA DI KANDINSKY APPRODA IN CINA

In programma fino al 5 settembre 2021, parallelamente a vari appuntamenti espositivi fra cui la monografica Laurent Grasso (in chiusura il 10 ottobre), la mostra su Kandinsky ripercorre lo straordinario iter di questo indiscusso protagonista dell’arte del XX secolo proponendo una narrazione in cinque capitoli. Ad aprire il percorso è un prologo che svela, per la prima volta, le opere cinesi e giapponesi appartenute al pittore. In questo modo verrà attivato una sorta di “ponte” fra l’Europa e l’Asia, che risulterà rafforzato dai prestiti di storiche opere bronzee appartenenti a un museo di Shanghai.

La monumentale ricostruzione dell’androne realizzata da Kandinsky nel 1922 per la Juryfreie Kunstausstellung di Berlino, che debutterà in Asia in questa occasione, rappresenta “l’opera chiave” attorno alla quale è stato concepito il progetto di allestimento della retrospettiva. Le dimensioni dell’opera concederanno ai visitatori l’impressione di potersi muovere all’interno di uno dei quadri dell’artista, conferendo alla superficie pittorica una valenza tridimensionale, di “spazio abitabile”. Infine, ad arricchire Kandinksy. The Pioneer of Abstract Art sarà la sala di documentazione associata alla mostra: la sua ricca selezione di materiali consentirà al pubblico cinese di scoprire le ragioni che rendono l’artista una figura essenziale per comprendere le evoluzioni e le specificità della storia dell’arte moderna in Occidente.

[Immagine in apertura: Vassily Kandinsky, Maquette de panneau pour l’exposition de la Juryfreie : Mur B, [1922]. Gouache sur papier noir, 34,7 x 60 cm. Donation de Mme Nina Kandinsky en 1976 Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne – Centre de création industrielle. Crédit photo / Photo credit : (c) Centre Pompidou, MNAM-CCI/Jacqueline Hyde/Dist. RMN-GP Copyright de l’oeuvre / Copyright Artwork : Domaine public]