Un gruppo di creativi ha unito le forze e realizzato un video in omaggio a un'antica tradizione folcloristica marchigiana: il Cavallo di Fuoco, evento pirotecnico simbolo di Ripatransone (Ascoli Piceno). Una performance urbana tra passato e futuro.
Come offrire nuovo lustro a un’antichissima tradizione folcloristica locale, rileggendola attraverso i linguaggi del presente? Come riattivare l’interesse e la partecipazione di una piccola comunità di provincia, facendo leva sul binomio tra storia paesana e nuove tecnologie? Se lo sono chiesti – e hanno provato a rispondere a modo loro – cinque professionisti delle arti visive, recentemente rientrati nelle Marche e desiderosi di mettere le loro esperienze al servizio della comunità.
Nasce così lumen, la performance di danza ospitata fra le strade del borgo di Ripatransone, fiore all’occhiello della provincia di Ascoli Piceno, eccezionalmente trasformato in un “teatro” a cielo aperto grazie al lavoro congiunto delle architette Chiara e Francesca Girolami, dell’art director Andrea Castelletti, dell’artista e curatore Alex Urso e della comunicatrice Maria Ida Maroni.
Punto di partenza dell’intero progetto (che ha visto il sostegno attivo del Comune e della comunità) è stata la festa simbolo della città marchigiana: il Cavallo di Fuoco, tradizione pirotecnica che dal 1682 “infiamma” il centro storico del borgo in occasione dell’Ottava di Pasqua.
Inscenata ogni anno in omaggio alla Madonna di San Giovanni, la rievocazione ha luogo lungo il corso principale del paese, e vede come protagonista un finto cavallo bianco ricoperto di fuochi d’artificio e petardi. Trainato dalla folla festante, l’iconico feticcio si accende improvvisamente illuminando con straordinari giochi di luce la città, incantando il pubblico e dando vita a quella che è considerata a tutti gli effetti una delle manifestazioni folcloristiche più spettacolari della Penisola.
Rinviato per il secondo anno consecutivo a causa dei limiti imposti dalla pandemia, lo spettacolo folcloristico è stato così messo in scena in maniera singolare, “trasformato” in una danza urbana grazie al coinvolgimento della ballerina Veronica Vagnoni e del videomaker Edoardo Lupacchini. Come in una sorta di sogno, i movimenti della ragazza hanno personificato lo storico cavallo, mentre le scintille di fuoco sono state rievocate attraverso coinvolgenti giochi di luce ed effetti scenici che hanno illuminato la notte ripana.
L’evento è stato registrato e successivamente lanciato sui canali web, proprio nel giorno e nell’ora in cui si sarebbe dovuta tenere la manifestazione (lo scorso 11 aprile). Una testimonianza lodevole di come anche le tradizioni più antiche possano trovare nei linguaggi del presente nuova linfa per rinnovarsi e aprirsi al pubblico, soprattutto in un momento complesso come quello che stiamo attraversando.
[Immagine in apertura: foto di Renato Aversano]