Stampa 3D e terra cruda per progettare le case del futuro

22 Aprile 2021

TECLA, un particolare della zona giorno con vista sulla zona notte. Photo Iago Corazza

A due anni dalla presentazione, il primo modello di abitazione ecosostenibile stampato in 3D interamente in terra cruda locale è diventato realtà. Al secolo TECLA ‒ Technology and Clay, questo esemplare abitativo progettato dallo studio MC A Mario Cucinella Architects, da una visione di Massimo Moretti fondatore di WASP ‒ World’s Advanced Saving Project, è stato realizzato a Massa Lombarda (Ravenna).

Sviluppato in collaborazione con SOS – School of Sustainability, il centro di formazione nel campo della sostenibilità fondato nel 2015 dall’architetto Cucinella, e da una serie di aziende partner, tutte italiane, TECLA combina l’antichissima tradizione dell’impiego della terra cruda in ambito costruttivo con la tecnologia di stampa 3D collaborativa di WASP; il tutto affiancato dalle attuali conoscenze (e consapevolezze) in ambito bioclimatico.

Attraverso il recupero e l’adattamento di una tecnica ampiamente utilizzata nella storia dell’umanità, e il contemporaneo ricorso ai dati di cui oggi disponiamo, in particolare legati a questioni cruciali come il cambiamento climatico e la disponibilità delle risorse, è possibile rispondere all’emergenza abitativa globale? Possiamo elaborare modelli abitativi alternativi, che siano sia sostenibili, sia capaci di offrire soluzioni ad esempio nelle crisi dovute alle grandi migrazioni? Sono queste alcune delle premesse teoriche alla base dell’operazione.

COME FUNZIONA L’ABITAZIONE IN TERRA CRUDA TECLA 

Idealmente ispirata all’omonima “città invisibile” descritta da Italo Calvino nella celebre opera letteraria, TECLA è caratterizzata da volumi arrotondati, di ispirazione organica, contraddistinti all’esterno da una serie di “creste”. All’interno dispone di circa 60 metri quadrati, distribuiti fra zona giorno con cucina e zona notte con servizi annessi. Sia la struttura che gli arredi sono stati stampati in terra cruda locale, in modo tale che nell’insieme il prototipo risulti pienamente coerente con l’idea di “modello circolare di abitazione”. A coronamento delle coperture sono stati previsti due lucernari, attraverso i quali la luce zenitale viene convogliata all’interno.

Per comprendere pienamente le peculiarità di TECLA è importante sottolineare che la forma dell’edificio è stata elaborata tenendo conto del clima e della latitudine del sito di collocazione. Un aspetto valutato nella composizione della miscela di terra impiegata, formulata per essere in grado di rispondere adeguatamente alle condizioni climatiche locali. Per Mario Cucinella, TECLA potrebbe rappresentare “l’inizio di una nuova storia; sarebbe veramente straordinario dar forma al futuro attraverso la trasformazione di questa materia antica con le tecnologie che abbiamo a disposizione oggi. L’estetica di questa casa è il risultato di uno sforzo tecnico e di materia, non è stato un approccio solo di natura estetica“. Per Moretti, inoltre, il progetto dimostra che “una casa bella, sana e a basso impatto può essere costruita da una macchina informando la materia che si trova sul posto“.

LE IMMAGINI DEL MODELLO ABITATIVO TECLA

[Immagine in apertura: TECLA, un particolare della zona giorno con vista sulla zona notte. Photo Iago Corazza]