Il nuovo padiglione per l’arte contemporanea sul Lago d’Iseo

21 Aprile 2021

Daniel Buren al Mirad’Or di Pisogne. Copyright Michele Nastasi

Sono trascorsi già cinque anni da quando Christo proiettò il Lago d’Iseo nella scena artistica internazionale grazie alla monumentale installazione The Floating Piers, una fra le più celebri nella carriera dell’autore di origini bulgare. Un’esperienza passata alla storia, cui oggi fa seguito, sulle sponde del medesimo bacino lacustre, il nuovo progetto Mirad’Or.

Nato da un’idea di Gigi Barcella e progettato da Mauro Piantelli, dello studio De8_Architetti, a Pisogne (Brescia), è un padiglione-palafitta, collocato nell’Iseo, pronto ad accogliere con continuità mostre e interventi site specific (non solo) di arte contemporanea. Affidata alla direzione artistica di Massimo Minini, l’iniziativa prende il via con un grande protagonista della scena artistica mondiale: il primo a esporre nel Mirad’Or è il francese Daniel Buren. Classe 1938, il pittore e scultore originario di Boulogne-Billancourt presenta in questa occasione due grandi dittici, visibili di giorno e di notte.

L’ARTE DI DANIEL BUREN E LA TECNOLOGIA

Coinvolto da Minini, Buren ha previsto di collocare nella nuova struttura, volutamente aperta al territorio circostante e definita dal suo stesso progettista un padiglione “ma anche un belvedere che inquadra, e quindi svela, il paesaggio“, quattro grandi corpi luminosi. Percepibili nelle ore diurne, anche dall’esterno, con l’arrivo della sera vengono illuminati, divenendo così percepibili pure dalle grandi distanze, ad esempio dalla riva opposta del lago.

Queste opere appartengono alla fase più recente della ricerca di Buren e sono state realizzate con teli in fibra luminosa. A contraddistinguerle è il pattern a righe verticali di 8,7 cm, che dagli anni Settanta identifica la produzione dell’artista; attraverso il ricorso alla fibra ottica e alle nuove tecnologie, questi teli divengono una fonte di luce, illuminando se stessi e rendendo visibile, anche di notte, lo spazio che li accoglie.

Il Lago d’Iseo e Brescia sono, da alcuni anni, al centro dell’elaborazione del contemporaneo nelle arti nel Nord Italia. Christo nella sua ultima e straordinaria opera, in città Mimmo Paladino, Anish Kapoor, Emilio Isgrò, Francesco Vezzoli. In questo importante percorso, il Lago d’Iseo non solo si è accorto del contemporaneo, grazie a The Floating Piers, ma ha promesso di continuare, così vedo Daniel Buren all’interno di Mirad’Or, come una piccola e bellissima presenza“, ha dichiarato Massimo Minini.

DANIEL BUREN NEL MIRAD’OR DEL LAGO D’ISEO

[Immagine in apertura: Daniel Buren al Mirad’Or di Pisogne. Copyright Michele Nastasi]