A Gorle, in provincia di Bergamo, lo street artist Fabio Petani ha trasformato un vecchio campo da basket outdoor in uno spazio aggregativo. Al centro della composizione, piante ed elementi naturali simbolo di rinascita e rinnovamento.
Non è la prima volta che ci troviamo a parlare di campetti sportivi all’aperto trasformati in opere di street art “orizzontali”. Era già successo lo scorso anno con il dipinto multicolore di Nico Skolp a Matera o, più di recente, con l’intervento di Giulio Vesprini realizzato nella periferia marchigiana. L’intento, in questi e in molti altri casi, è il medesimo: rigenerare zone degradate del tessuto urbano, convertendole in luoghi di sport, incontro e socialità.
Ad aggiungersi alla lista è oggi il nuovo progetto di Fabio Petani, dal titolo Carbon Dioxide & Calathea Makoyana: un’opera dinamica e multiforme dipinta sulla superficie di un campo da basket nel piccolo Comune di Gorle, in provincia di Bergamo.
Portata a termine nei giorni scorsi nell’ambito di Streetartball Project – il progetto di rigenerazione urbana che sta interessando alcune delle località bergamasche più colpite dalla pandemia –, l’opera è caratterizzata da forme e geometrie che richiamano gli elementi della natura. Un lavoro pensato per donare nuova luce a una zona degradata del contesto cittadino, restituita alla comunità come simbolo di rinascita e unione sociale.
“Ho realizzato un manto di foglie che cambiano colore a seconda delle aree di gioco”, ha precisato Fabio Petani. “La pianta bianca al centro dell’opera è la Calathea Makoyana, pianta considerata purificatrice dell’aria. Il lavoro vuole essere così un disegno che auspica la fine di un momento negativo e, allo stesso tempo, uno stimolo a ricominciare a piccoli passi a tornare a respirare“.
“Attraverso ‘SAB Project’ vogliamo regalare alla popolazione bergamasca, duramente colpita dalla pandemia, un progetto artistico a cielo aperto”, ha commentato Alberto Savi, tra gli organizzatori dell’iniziativa. “Il progetto ha finalità sociali, artistiche, sportive e benefiche. Il campetto di Casnigo, ad esempio, sarà realizzato in memoria di Emiliano Perani, ragazzo di 37 anni morto a causa del Covid e grande appassionato d’arte urbana oltre che di basket di strada. Inoltre, tutto il ricavato del progetto, una volta coperti i costi, sarà devoluto in beneficenza. Abbiamo ricevuto riscontri molto positivi da parte delle istituzioni, della popolazione e dei media, che ci stanno appoggiando in questa impresa”.
[Immagine in apertura: courtesy Simone Montanari e Holi Video production]