L'Associazione Terreoltre di Bellino, in provincia di Cuneo, lancia il festival “Riscopriamo le nostre terre perdute”. Un'occasione speciale per conoscere il paesaggio della Valle Varaita e riflettere sul futuro dei piccoli paesi di montagna.
La storia recente del Comune di Bellino, in provincia di Cuneo, è una storia come tante. Piccolo scrigno architettonico incastonato tra i monti della Valle Varaita, il borgo ha subito nel corso degli ultimi anni un impietoso spopolamento. Così come altre realtà appenniniche e alpine, il paese ha visto le sue case e i suoi spazi pubblici svuotarsi in maniera inesorabile, lasciando presagire il peggio per il domani.
Eppure qualcosa sta cambiando. Complice la nuova consapevolezza e le nuove modalità di lavoro offerte dall’emergenza sanitaria, il meraviglioso territorio di Bellino sta tornando (seppur timidamente) ad accogliere residenti, riaprendo attività commerciali e riscoprendo tradizioni fino a oggi sepolte. Per celebrare la “rinascita” del borgo, e soprattutto auspicarne la scoperta e il ripopolamento, l’Associazione Terreoltre ha organizzato un nuovo festival, anzi, un microfestival: si tratta di Riscopriamo le nostre terre perdute, la rassegna itinerante in programma dall’11 al 13 giugno.
Cuore della manifestazione sarà la frazione di Celle di Bellino, che ospiterà incontri, concerti, mostre e workshop per tutta la durata della kermesse. A inaugurare il festival, venerdì 11 giugno, sarà l’apertura al pubblico delle cinque mostre fotografiche – tra queste I luoghi del silenzio di Massimo Gorreri e Occitania italiana, un paradosso alpino di Emiliano Negrini.
L’incontro con gli autori sarà seguito nei giorni successivi da trekking guidati, laboratori di musica e incontri pubblici per riflettere sulla fragilità dei piccoli borghi e sul loro possibile adattamento al futuro. Nel complesso una bellissima occasione per scoprire una montagna poco nota e riflettere sulle sfide del domani.
[Immagine in apertura: Photo by Juli Kosolapova on Unsplash]