La recentissima sede andalusa del parigino Centre Pompidou apre il suo ciclo di mostre temporanee, con una grande esposizione dedicata a uno dei più famosi maestri spagnoli.
Joan Mirò. Opere su carta 1960-1978 è il titolo della mostra che ha inaugurato la sede temporanea del Centre Pompidou, da poco istituita a Malaga, mentre la principale collocazione del patrimonio museale resta sempre a Parigi.
Fino al 28 settembre, una preziosa raccolta di capolavori cartacei realizzati da uno degli artisti novecenteschi più illustri offrirà al pubblico un immediato colpo d’occhio sull’inestimabile corpus di disegni firmati da Mirò, conservati presso il dipartimento di arti grafiche del museo parigino.
Donati dall’artista stesso al Centre Pompidou nel 1979, subito dopo la retrospettiva che l’istituzione gli aveva dedicato in concomitanza con il suo ottantacinquesimo compleanno, i disegni testimoniano l’estremo interesse nutrito da Mirò verso questo genere e concentrato nei due decenni compresi tra gli anni Sessanta e Ottanta.
Le 46 opere in mostra, selezionate tra le 80 custodite a Parigi, evidenziano una straordinaria libertà creativa messa in campo da Mirò nella scelta delle proprie tecniche, ma anche l’urgenza di inventare un nuovo linguaggio, segnico e tangibile.
Pittore, scultore, ceramista e incisore, Mirò trova nella scrittura, nei graffiti, nei disegni d’infanzia una fondamentale ispirazione per sviluppare l’arte del disegno, che riteneva di non saper padroneggiare.
La retrospettiva dedicata a Mirò ha aperto quindi il primo Pompidou “pop-up”, inaugurato a Malaga lo scorso marzo. Per cinque anni il Centre Pompidou Malaga sarà allestito nel Cubo, un centro culturale costruito nel 2013 e oggi adattato all’inedito uso. Da due a tre esposizioni temporanee annuali offriranno al pubblico una parte della collezione parigina, riunita attorno a nuclei tematici che includeranno una grande varietà di media – dalla fotografia al design, dall’architettura al video.