La galleria AICA omaggia Giosetta Fioroni, con un’esposizione delle sue "carte d’argento" datate agli anni Sessanta. Quando era partecipe della pop art italiana ed esponeva nella galleria di Lucio Amelio, proprio a Napoli.
Dal 19 dicembre al 30 gennaio 2016, la galleria AICA | Andrea Ingenito Contemporary Art di Napoli omaggia Giosetta Fioroni, grande artista italiana del secolo scorso, presentando un corpus di opere su carta realizzate negli anni Sessanta: fu il periodo più prolifico della sua carriera, durante il quale l’artista esponeva alla galleria La Tartaruga a Roma e Lucio Amelio le dedicava una personale nella sua galleria di Napoli.
La personale consta di 20 esemplari della serie delle carte d’argento – di cui il Centre Pompidou di Parigi ha recentemente acquisito un’opera per la sua collezione permanente – in cui volti, figure e paesaggi rubati all’universo metropolitano contemporaneo sono disegnati su carta a matita e dipinti con una vernice industriale color alluminio. Ne sono un esempio Estasy – Hedy Lamarr, così come Frammento – Ragazza a Villa R, entrambe del 1968.
Giosetta Fioroni aveva iniziato a dipingere negli anni Cinquanta, dedicandosi all’informale; nei primi del decennio seguente ne prese le distanze, approdando alla pop art rivisitata in chiave italiana, a cui appartenevano artisti come Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli. Negli anni si è avvicinata anche all’arte performatica e alla ceramica.
[Immagine in apertura: Giosetta Fioroni, Addio a Berlino, 1971, vernice alluminio e matita su carta, cm 100 x 70]