Continua a sollecitare l'interesse la vicenda di Re Artù e della sua fortezza, Camelot. Nell'affascinante tentativo di svelare tutti i misteri legati al ciclo arturiano, interviene ora un docente di letteratura inglese, provando a dipanare una matassa intricata da circa 1400 anni.
Si aggiunge un nuovo tassello nell’ambizioso tentativo di individuare con chiarezza, una volta per tutte, l’esatta posizione di Camelot, la fortezza legata alla leggenda di Re Artù. Dopo i sorprendenti esiti di una campagna archeologica che avrebbe fissato il sito di nascita del sovrano in Cornovaglia, questa volta è il docente inglese Peter Field a riaccendere il dibattito, annunciando una sensazionale scoperta.
Nei giorni scorsi, il professore di Letteratura inglese – ora in pensione – ha presentato un proprio studio, destinato a essere sottoposto a tutte le verifiche del caso. Dalle sue ricerche emergerebbe che il Re sarebbe vissuto presso l’antica roccaforte di Camulodunum. Collocata nel villaggio di Slack, lungo un’arteria stradale di origine romana che connette Chester con York, tale struttura si sarebbe imposta per una serie di coincidenze geografiche, attraverso confronti incrociati condotti su più mappe.
A supporto della propria tesi, Peter Field ha invitato inoltre a riflettere su motivazioni di tipo anche linguistico: il termine Camulodunum sembrerebbe evocare il nome Camelot e potrebbe avergli dato origine.
[Immagine in apertura: James Archer, The Death of King Arthur, XIX secolo]